Economia

Renzi dice no all’aumento dell’Iva: “Ipotesi assurda”

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No secco di Matteo Renzi agli aumenti dell’Iva. “Ritengo – ha detto a Radio 24 – che questa ipotesi sia totalmente assurda e mi sento di poter dire che il Partito Democratico non farà mai aumentare l’Iva in questo Paese. Devo dire che Gentiloni è il primo a essere convinto di questo, per cui trovo che non sia assolutamente un’indiscrezione veritiera” .

L’ex premier mette così a tacere le voci che lo davano favorevole a un aumento dell’imposta sul valore aggiunto. Rumors che erano circolati nei giorni scorsi e che facevano riferimento a uno ‘scambio’ tra aumento dell’Iva e taglio del cuneo fiscale sul lavoro, che potrebbe essere indicato nel prossimo Def (Documento di economia e finanza) che il governo varerà entro il 10 di aprile.

L’ultima volta è stata aumentata l’Iva, ha ricordato Renzi,

“era il settembre del 2013. Naturalmente poi il governo farà le proprie scelte nelle prossime settimane, però mi sento di poter dire che sull’Iva c’è una linea di condotta da parte del nostro partito, del nostro schieramento che mi sembra molto chiara: no all’aumento dell’Iva. Noi dobbiamo sostenere e incoraggiare i consumi, come è giusto che sia” .

Per sostenere i consumi, Renzi ha ribadito che la strada da prendere resta quella “di riduzione delle tasse” ma anche:

“rendere più semplice il sistema fiscale, attraverso una digitalizzazione spinta – sostiene l’ex premier – attraverso l’innovazione tecnologica applicata al fisco, il fisco 2.0 sui quali abbiamo fatto dei passi in avanti, e questo ha portato negli ultimi anni a dei risultati.  Nel 2015 grazie al fisco 2.0 siamo arrivati a 14.9 miliardi di recupero dell’evasione e nel 2016 si è superato quota 19 miliardi, la media degli anni precedenti era più bassa era tra i 10 e i 12 miliardi”.