Economia

Renzi: il ponte sullo Stretto si farà

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Due settimane fa Papa Francesco l’aveva ribadito: un buon cristiano non costruisce muri, costruisce ponti. Fa sorridere pensare che, dopo tanti rinvii, dibattiti, archiviazioni ritorna sulla breccia il ponte più discusso d’Italia, quello sullo Stretto di Messina. A chiarire la questione è lo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che non esclude di riportare in agenda il ponte sullo Stretto, una volta sanata la viabilità ordinaria siciliana. Così il premier, intervenuto a Isoradio:

Sul Ponte dello Stretto si è giocato un derby ideologico tra fautori e detrattori totalmente privo di aderenza alla realtà perché se ci mettiamo un pizzico di buonsenso, prima mettiamo a posto le strade in Sicilia, perché per un periodo è crollato un viadotto al mese, dopo che negli anni ’60 e ’70 sono stati fatti lavori coi piedi.

Nessuna preclusione ideologica, dunque, anche se le priorità restano chiare così come espresse dalla massima latina “Primum vivere deinde filosofari”, ossia, “prima si pensi a vivere e poi a fare della filosofia”.

In Sicilia vanno rimesse a posto strade e ferrovie. Se non uniamo Palermo, Catania e Messina di che parliamo? In alcuni momenti è stata impercorribile al suo interno ed è indecente per una regione così bella.

Il progetto del ponte dello Stretto, però, non pare essere solo una “speculazione filosofica”, e l’apertura del premier in tal senso è piuttosto chiara:

In prospettiva personalmente non ho niente contro il Ponte, anzi lo ritengo utile, l’importante è capire tempistica, costi, collegamento e quando ci sarà dovrà essere anche per i treni. Dovrà essere un pezzo della struttura di Alta velocità del Paese. Perché abbiamo la struttura ad alta velocità migliore al mondo. Ora bisogna andare da Napoli a Bari e da Napoli a Reggio Calabria e in prospettiva anche a Palermo.

Per quanto riguarda le opere da ultimare il presidente del Consiglio ha fatto sapere che “Il 10 marzo sarà in Calabria per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria sulla Salerno-Reggio Calabria”. Una notizia che appena qualche giorno fa aveva suscitato l’ilarità della stampa internazionale a colloquio col premier; sulle infrastrutture, però, garantisce: “siamo stati capaci di dare una scossa”.