ROMA (WSI) – Le puntualizzazioni della Ue sono più una uestione politica che tecnica. L’Italia ha le risorse e gli strumenti per trovare una soluzione che è “a portata di mano. Ci sono poste che abbiamo già messo da parte”, ha assicurato il premier.
Parlando ai giornalisti, Matteo Renzi ha infatti chiarito che i 2 miliardi che l’Italia è pronta a considerare nella legge di Stabilità dopo la lettera della Ue, “non sono aggiuntivi” rispetto alla riserva già prevista.
Secondo il premier si tratta comunque di una valutazione “più politica” che tecnica. Infatti, incalza Renzi parlando nella notte a margine del vertice Ue, “le risorse e gli strumenti per trovare una soluzione sono a portata di mano”, serve prendere in considerazione le “circostanze eccezionali” della crisi. Il premier si è infine chiesto chi decida la “significativa deviazione” nelle leggi di stabilità. “E’ una questione semplice nella risoluzione ma complicata nella gestione politica”, ha sottolineato Renzi.
In ogni caso, ha detto il premier sempre in merito alla lettera dell’Ue, l’Italia è “assolutamente disponibile a livello tecnico a discutere e a ragionare per trovare una soluzione”. “Ci sono poste che abbiamo messo da parte. Vedremo che cosa succederà” in quanto il budget cambia “nel corso della discussione sulla legge di stabilitá, sulla base delle indicazioni parlamentari”.
Quanto allo scontro don il presidente uscente della Commissione europea Jose’ Manuel Barroso, che ieri ha tenuto banco a Bruxelles in merito alla pubblicazione della lettera dell’Ue sulla legge di stabilità, Renzi ha detto di “aver parlato, discusso, scherzato e sorriso come sempre” con il numero uno dell’Esecutivo europeo.
Sul tema dell’Ebola, altra questione in agenda ieri al Consiglio europeo, Renzi ha precisato che l’Italia “ha stanziato 50 mln usd a seguito della conversazione telefonica con Obama la settimana scorsa”. Della situazione economica, precisa poi il premier, se ne parlerà invece oggi.