Siamo solo agli inizi: l’agenzia Moody’s lancia l’allarme per il settore retail che prestò conoscerà un susseguirsi di fallimenti.
Secondo l’ultimo rapporto di ricerca di Moody’s sul settore retail, l‘agenzia di rating prevede che nei prossimi 12 mesi almeno sei emittenti di retail & abbigliamento risulteranno inadempienti, la maggior parte dei quali nella prima metà dell’anno. Tra i recenti fallimenti si annoverano Tops Markets, Charlotte Russe e Charming Charlie, entrambi falliti a dicembre, e da ultimo Toys “R” Us che ha lasciato a casa circa 33.000 dipendenti. Il problema è che da lì la situazione non fa che peggiorare e l’agenzia di rating prevede che le scadenze imminenti per gli emittenti in difficoltà aumenteranno nel 2019.
I default stanno crescendo, così come risulta sempre più elevato il carico finanziario. A queste sfide si aggiunge il rischio maggiore legato alle scadenze che ha raggiunto il picco nel 2019. Risulutano in bilico questi gruppi, dice Moody’s: Sears Holdings Corp., Neiman Marcus Group LTD LLC, Claire’s Stores, Inc., BI-LO Finance Holding, Guitar Center Inc.
La maggior parte dei default dovrebbe arrivare nel primo semestre dell’anno, con il picco del tasso di default atteso al 12,43%, in questo mese di marzo. A provocare la crisi del retail anche la spietata concorrenza online che non ha fatto altro che peggiorare la situazione. L’aggressiva strategia dei prezzi di Amazon ha fortemente ridotto i margini di profitto dei rivenditori tradizionali. Dal 2007 le vendite online sono cresciute a due cifre e pesa anche il debito sulla capacità di investire per sviluppare le loro capacità. Da qui la crisi nera.