In una recente intervista pubblicata da un noto sito internet Usa a Peter Job, CEO del Reuters Group (RTRSY), l’agenzia stampa con sede a Londra ha riconfermato le sue intenzioni per espandersi in Internet dove, tra l’altro, ha gia’ registrato grande successo.
La societa’ di Job, attraverso il Greenhouse Fund, ha partecipazioni in piu’ di 42 societa’ tra cui almeno undici – comprese Yahoo (YHOO), Phone.com (PHCM) e VeriSign (VRSN) – sono trattate sui listini americani per un valore totale di 7 miliardi di dollari. Altre ventotto sono start-up del settore Internet che prevedono di entrare sul mercato nel prossimo futuro.
Nel corso dell’intervista il cinquantottenne Job ha fatto sapere che Mark Wood, un ex editore della Reuters, contribuira’ alla supervisione degli investimenti del fondo focalizzandosi in particolare su societa’ strettamente legate alla rete visto che il settore della fornitura di notizie online, calendari di appuntamenti e materiale simile potrebbe diventare estremamente caldo.
”Il trend attuale e’ di raccogliere insieme contenuti, tecnologie e comunicazioni” ha detto Job. E la Reuters sembra proprio essere al passo con i tempi.
Reuters, che ha una capitalizzazione di mercato di 32 miliardi di dollari (64mila miliardi di lire) ed e’ quotata sia a Londra che sul Nasdaq, aprira’ un ufficio del Greenhouse Fund anche a Parigi per avere maggiore penetrazione sul mercato tecnologico francese ed israeliano.
Sempre per quanto riguardo il settore caldo dei titoli tecnologici, Reuters non ha alcuna intenzione di mettere in vendita la sua partecipazione del 75% in Tibco Software (TIBX). La societa’ della Silicon Valley guidata da Vivek Ranadive ha visto il suo valore di mercato sul Nasdaq salire a 23 miliardi di dollari grazie alle tecnologie che trasportano dati finanziari su Internet attraverso le reti informatiche di comunicazione che corrono intorno al globo.
Secondo Job, Tibco e’ estremamente importante visto che la loro tecnologia viene usata dalla Reuters per distribuire il prodotto. Inoltre, Tibco ha forti legami con il gigante Cisco System (CSCO) ed altre societa’ che forniscono le infrastrutture per Internet.
Il flusso incredibile di dati finanziari che circola all’interno delle reti telematiche e su Internet pone un quesito sulla proprieta’ delle quotazioni di borsa.
Negli ultimi cinque mesi, il titolo Reuters e’ piu’ che triplicato portando i profitti a 1 miliardo di dollari nel 1999 anche se le vendite sono cresciute di un mediocre 3%. Inoltre, molte sono le aspettative legate ad un probabile ingresso in borsa del fondo e del suo listino azionario Instinet.
Piu’ in particolare, le vendite internazionali di Instinet sono salite lo scorso anno del 39%, mentre le notizie ed i dati che Reuters fornisce a 900 siti Web hanno procurato all’azienda un aumento delle vendite del 266%. Tuttavia, il totale e’ ancora piuttosto limitato – circa 24 milioni di dollari.
Sempre nel corso dell’intervista, Job sostiene che Reuters potrebbe dominare il settore dell’informazione finanziaria semplicemente ridistribuendo le sue attivita’, compresi Instinet, Reuters Financial, la partecipazione in Tibco ed anche il team di giornalisti ed editori negli uffici di mezzo mondo.
La societa’ vuole arrivare a servire sia i piccoli investitori sia i brokers professionisti di Wall Street, Londra e Tokyo, sbaragliando la concorrenza delle societa’ specializzate Bloomberg Financial, Dow Jones (DJ) e Pearson (PRSNY), ma anche di Yahoo! – cliente della stessa Reuters – che, oltre ad avere uno dei migliori portali Internet, offre un ottimo servizio di informazione finanziaria ed un servzio video, Yahoo Finance Vision.
Secondo Job, Reuters deve dimostrare di avere il carattere e la struttura di una vera e propria societa’ Internet senza pero’ pensare di essere una grande entita’ slegata da tutto il resto.