NEW YORK (WSI) – A dispetto della crisi, in questa prima metà dell’anno la ricchezza media per adulto è cresciuta in Italia del 5,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno raggiungendo 241 mila dollari circa (poco meno di 180 mila euro), collocando il nostro Paese al tredicesimo posto nella classifica mondiale delle nazioni con ricchezza media più alta. Meglio di noi hanno fatto Francia e Regno Unito. A sopresa invece l’Italia si colloca sopra gli austeri tedeschi. In cima alla graduatoria messa a punto dal Global Wealth Report di Credit Suisse resta la Svizzera, che nel 2011 è diventato il primo Paese in cui la ricchezza media superava 500.000 dollari e, quest’anno, ha visto un’accelerazone di poco più del 6%.
La ricchezza totale è cresciuta del +7,7% in Europa. “Il rialzo nei prezzi delle azioni e il cambio euro dollaro leggermente favorevole dovrebbero permettere il recupero di più della metà dell’enorme perdita di ricchezza registrata nei 12 mesi precedenti”, sottolinea lo studio, che analizza la ricchezza di 4,7 miliardi di adulti in 200 Paesi. Nel Vecchio Continente la ricchezza per adulto si è attestata a 154.900 euro nella prima metà del 2013; ma, in Italia oltre che in Belgio, la ricchezza è almeno del 20% più alta rispetto alla media europea, a cui sono invece allineati Austria, Germania, Irlanda e Olanda. In Francia e Lussemburgo è addirittura del 50% più alta. Sotto la media (al 60% circa) ci sono Spagna e Cipro, seguita dalla Grecia (50%) e da Estonia e Slovenia (entrambe al 20%).
A livello globale l’indagine, alla sua quarta edizione, prevede che la ricchezza aumenti di quasi il 39% nei prossimi cinque anni, raggiungendo 334.000 miliardi di dollari entro il 2018. In Italia, secondo l’edizione 2013 del rapporto, quest’anno si è concentrato il 2,4% della popolazione mondiale dei cosiddetti “Ultra High Net Worth” cioè individui con un patrimonio netto superiore a 50 milioni di dollari. Si tratta, a livello globale, di 98.700 persone di cui, 33.900 detengono almeno una ricchezza di 100 milioni di dollari e 3.100 dispongono di una ricchezza superiore ai 500 milioni di dollari.
Fra i paesi del G7 la previsione, secondo lo studio, è che in Italia, così come in Francia e Giappone, il numero dei milionari sia destinato a diminuire in futuro “perchè…si è ridotto notevolmente nel corso del decennio”.
La categoria degli “ultra ricchi” risiede oggi per quasi la metà nel Nord America – di cui il 46,3% negli Stati Uniti e il 2,4% in Canada. L’Europa continua a contarne una percentuale, il 25%, ancora marginalmente superiore a quanti si trovano in Asia-Pacifico, includendo Cina (5,9%) e India. Nel Vecchio Continente l’Italia è preceduta, quanto a percentuale di paperoni, da Germania (4,6%), Svizzera (3,5%), Regno Unito (3,2%) e Francia (2,9%).