NEW YORK (WSI) – I numeri precisi non sono ancora disponibii. Una cosa è certa tuttavia: non ci sarà bisogno di presentare alcuna domanda all’Inps e meno che mai di fare un ricorso.
Saranno direttamente gli enti previdenziale a fare i conti sull’ammontare da rimborsare ai pensionati dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco dell’adeguamento all’inflazione negli anni 2012-13 per le pensioni superiori a tre volte il minimo, ovvero sopra i 1.443 euro lordi.
Secondo gli ultimi dati dell’Istat, si tratta di una platea di circa 6 milioni di persone, un numero superiore al 36% del totale degli oltre 16,3 milioni di pensionati italiani.
Quanto valgono gli arretrati per il governo? Qui la nota dolente. Secondo i calcoli della Uil, per un pensionato sui 1.500 euro al mese il ‘tesoretto’ arretrato potrebbe ammontare intorno ai 2.540 euro. Quello che appare ovvio è che gli arretrati non saranno pagati in unica soluzione, ma a rate.
Per le pensioni tra 1.500 e 2.500 euro l’aumento si attesterebbe tra gli 85 e i 135 euro al mese. Secondo le stime in circolazione in queste ore, il governo dovrebbe sborsare una cifra intorno ai 16 miliardi. (mt)