ROMA (WSI) – “Nel contesto del marcato aumento delle prestazioni, la ripresa del flusso contributivo, alimentata dalla gestione privata e in particolare dal lavoro autonomo e ancor più dai parasubordinati, non riesce a ripianare lo squilibrio tra le ambedue essenziali componenti di quasi tutte le gestioni, non sufficientemente bilanciato da apporti statali quantitativamente e qualitativamente adeguati, con conseguente dilatazione dei saldi negativi e dell’indebitamento, aggravati dal fondo di nuova acquisizione dei dipendenti pubblici, in progressivo e crescente dissesto”. Lo rileva la Corte dei conti nella relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Inps per l’esercizio 2012. Affermando chiaramente che sono “indilazionabili misure risanamento conti Inps”.
“I conti generali – sottolinea – registrano pertanto il primo disavanzo finanziario e l’accentuazione del deficit economico, derivanti dai più grandi fondi amministrati, per i quali appaiono indilazionabili misure di risanamento, che si riconnettono anche al ciclo recessivo oltre che alla incorporata gestione pubblica. Al contenimento della gravosa perdita economica totale concorre tuttavia il massiccio saldo positivo di esercizio dei parasubordinati e quello delle prestazioni temporanee, i cui netti patrimoniali consentono ancora la copertura di quelli negativi delle altre principali gestioni e il mantenimento di un attivo nel bilancio generale, esposto peraltro a rapido azzeramento”. (TMNEWS)