L’Italia deve risparmiare gas: questo è il motivo che ha portato il Ministero della Transizione Ecologica a disporre il taglio della stagione del riscaldamento. L’obiettivo è ridurre il flusso delle forniture che arrivano direttamente dalla Russia. Il decreto, con cui è stato imposto il taglio del riscaldamento, ha previsto anche che l’Enea redigesse un vademecum per i cittadini e gli amministratori di condominio, dove fossero elencate le regole di comportamento e dati alcuni suggerimenti, per riuscire a mettere in pratica al meglio quanto previsto dalla nuova normativa.
La nuova guida dovrà essere distribuita dagli amministratori di condominio ai condomini. Il vademecum contiene le istruzioni operative per accendere e spegnere gli impianti ad inizio e fine stagione di riscaldamento. Inoltre sono spiegate le regole della temperatura dell’acqua calda sanitaria e di mandata degli impianti, per fissare la temperatura interna degli appartamenti a 19 gradi, salvo le eccezioni.
Le nuove regole sul riscaldamento
La stagione del riscaldamento, quest’anno, prevede una serie di importanti novità. Gli impianti dovranno essere accesi un’ora in meno al giorno e i caloriferi potranno rimanere accesi quindici giorni di meno in tutta la stagione. La temperatura, negli appartamenti, dovrà essere di un grado più bassa. Nel caso in cui l’80% delle famiglie si dovesse adeguare a queste nuove regole, a livello nazionale si riuscirà a risparmiare qualcosa come 2,7 miliardi di metri cubi di metano. Ogni famiglia potrà risparmiare in bolletta 180 euro all’anno.
Nel momento in cui in una casa ci dovesse essere un grado in più rispetto ai 19 consentiti, questo comporterà un consumo fino al 10% in più, tenendo presente che nel momento in cui una persona rimane all’interno di una stanza per 30 minuti, la temperatura sale di uno o due gradi.
Il decalogo dell’Enea
L’Enea ha diffuso un vero e proprio decalogo per i contribuenti, con i suggerimenti per risparmiare sul riscaldamento. Eccolo:
- Eseguire la manutenzione degli impianti. Nel momento in cui un impianto è regolato correttamente, consuma di meno. Ma per farlo deve essere pulito e senza incrostazioni di calcare. Quanti non effettuano la regolare manutenzione del proprio impianto rischiano una multa a partire da 500 euro.
- Temperatura degli ambienti. Perché all’interno di una casa ci sia il comfort giusto, sono sufficienti 19 gradi. Per ogni grado in meno rispetto a questa temperatura, si riesce a risparmiare fino al 10% di combustibile.
- Ore di accensione. Le nuove regole prevedono un ora in meno di accensione. È necessario controllare in quale delle sei zone climatiche nelle quali si vive, per sapere quando è necessario spegnere il riscaldamento.
- Pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Un semplice foglio di stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno.
- Finestre. L’uso di persiane, tapparelle o tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno;
- Ostacoli davanti ai termosifoni. Tende o mobili davanti ai termosifoni ostacolano la diffusione del calore.
- Chiudere le finestre. Per rinnovare l’aria all’interno delle camere bastano pochi minuti. Non serve lasciare le finestre aperte troppo a lungo: comporta delle inutili dispersioni di calore.
- Check-up completo della tua casa. È importante affidarsi ad un tecnico qualificato per far valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato di isolamento termico di pareti e finestre. In questo modo i consumi possono essere abbattuti fino al 40%.
- Valvole termostatiche. Adesso sono obbligatorie nei condomini. Permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
- Soluzioni di ultima generazione. È importante sostituire il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza. Adottare dei cronotermostati e dei sensori di presenza può essere utile.
Riscaldamento: attenzione alla manutenzione
Senza dubbio per risparmiare la parola d’ordine e la regola numero uno è la manutenzione. Questo, però, non è il solo aspetto da tenere in considerazione. Ilaria Bertini, direttrice del dipartimento Enea di Efficienza Energetica, spiega che “rinnovare l’aria che respiriamo permette di eliminare batteri e sostanze inquinanti. Tuttavia, per cambiare l’aria in un’abitazione è sufficiente mantenere aperte le finestre per pochi minuti, più volte al giorno, preferibilmente durante le ore più calde e quando il riscaldamento non è in funzione”.