Per far calare il deficit si potrebbero utilizzare i risparmi del reddito di cittadinanza: l’indicazione è quella che il governo italiano ha dato a Bruxelles in risposta al richiamo Ue sul debito pubblico e sui però oggi interviene il vicepremier Luigi Di Maio.
Se vogliamo favorire la crescita economica dobbiamo favorire la crescita demografica, un bambino che nasce in Francia ha il triplo degli aiuti. Non credo che la differenza sulla finanza pubblica la faccia quel miliardo di euro risparmiato dal reddito di cittadinanza, perché un quarto dei richiedenti non aveva i requisiti”.
Così si è espresso il ministro del Lavoro a Radio24. Un mese fa il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha ricordato che c’è un tasso di rifiuto del 20-25% per le domande di reddito di cittadinanza, e questo comporterà un possible risparmio di un miliardo rispetto a quanto stanziato dall’esecutivo giallo verde per la misura di welfare. Il M5S aveva detto che il ricavato sarebbe stato utilizzato “per aiutare famiglie e giovani coppie”. Ora sembra che il governo sia disposto a raccogliere l’appello della Corte dei Conti, che a fine maggio aveva chiesto di “usare i risparmi per ridurre il debito”.
Il leader del MoVimento 5 Stelle è intervenuto anche sulla possibilità che i governi europei approvino l’avvio di una procedura di infrazione per debito eccessivo contro l’Italia. Sarebbe la prima volta in assoluto. Per scongiurare un simile scenario, l’Italia è pronta a fare qualche concessione.
La Ue chiede “tagli” ma io credo che sia arrivato il momento di dire un’altra cosa: si fanno sicuramente tutti i tagli delle spese inutili dello Stato anche quest’anno, si fa la lotta all’evasione, con il carcere per i grandi evasori, però dobbiamo abbassare la tassazione per riuscire a fare ripartire l’economia e questo lo dobbiamo fare anche con dei margini che ci deve dare l’Unione europea sugli investimenti, sull’abbassamento del cuneo fiscale“.
Con l’occasione il vicepremier pentastellato ha garantito sulla tenuta del governo.
Con Matteo Salvini ci siamo detti chiaramente che se si va avanti si va avanti sugli obiettivi che ci siamo dati, per combattere e non per vivacchiare o tirare a campare”.