E’ un vero e proprio grido d’allarme quello che lancia un sondaggio dell’AARP Public Policy Institute secondo cui negli USA decine di milioni di lavoratori del settore privato non hanno accesso a un piano di risparmio pensionistico il che potrebbe rappresentare un onere significativo per i futuri contribuenti.
Risparmi per la pensione inesistenti per il 20% dei 50enni
Secondo le stime dell’istituto, 57 milioni di lavoratori del settore privato negli Stati Uniti – circa la metà della forza lavoro – non hanno accesso a una pensione tradizionale o a un piano di risparmio pensionistico presso il proprio datore di lavoro, un problema che persiste da decenni, secondo David John, consulente senior di politica strategica dell’AARP. Ad aprile, un sondaggio dell’AARP ha mostrato che il 20% degli adulti di almeno 50 anni non aveva risparmi per la pensione e più della metà temeva di non avere abbastanza denaro per mantenersi in pensione.
Secondo John, le persone di 50 o 60 anni che si trovano ad affrontare la pensione senza sufficienti risparmi sono in piena crisi. Per la società nel suo complesso, “non è una crisi in questo momento, ma è abbastanza inevitabile che lo diventi” sostiene l’esperto.
“È un problema davvero significativo, che riguarderà tutti noi, perché se non siamo noi a disporre di piccoli risparmi per la pensione per integrare la previdenza sociale, saremo noi a pagare le tasse per aiutare le persone che non hanno avuto questa opportunità”, ha detto John.
Cosa significherà per i futuri contribuenti
Se molte persone non hanno risparmi adeguati per la pensione, probabilmente avranno bisogno di più forme di assistenza pubblica, da parte di organizzazioni non profit o programmi governativi sostiene la survey. Secondo i dati del Bureau of Labor Statistics, il 57% delle aziende del settore privato con meno di 100 dipendenti offrirà un piano pensionistico nel 2023. Tuttavia, l’86% delle aziende con almeno 100 dipendenti e circa il 91% delle aziende con almeno 500 dipendenti lo offriranno.
Greg McBride, analista finanziario capo di Bankrate, ha dichiarato a FOX Business che il problema più grande è che la maggior parte dei lavoratori non sa che può ancora contribuire a un conto pensionistico in modo indipendente, senza dipendere dal proprio datore di lavoro.
“Una cosa che sfugge ai consumatori è che la mancanza di accesso a un piano di risparmio pensionistico attraverso il proprio datore di lavoro non significa che non si possa risparmiare per la pensione con agevolazioni fiscali”, ha detto McBride.
Pensione integrativa necessaria per gli italiani
In Italia, il 97% dei nostri connazionali pensa che sia necessario integrare la pensione pubblica e il 65% è convinto che la pensione pubblica da sola non sarà sufficiente per vivere dignitosamente dopo la pensione. In aggiunta, c’è poi il timore, sempre più fondato per le fasce più giovani, che l’età pensionabile prevista continui ad aumentare ben oltre i 70 anni. È quanto emerge da uno studio commissionato da Trade Republic, broker online tedesco con sede a Berlino, a Michele Raitano (Direttore del Dipartimento di Economia e Diritto) e Marco Di Pietro (Professore Associato di Politica Economica) dell’Università La Sapienza.