ROMA (WSI) – “Stiamo applicando le norme sulla spending review del precedente governo e abbiamo stimato che questa contrazione delle Pubbliche amministrazioni comporterà eccedenze di personale per circa 7-8 mila unità, per il 50% saranno riassorbite con procedure di mobilità, per l’altro 50% attraverso l’esodo volontario” con il prepensionamento.
Lo ha dichiarato il ministro della Pubblica Amministrazione, Gianpiero D’Alia, ai microfoni di Radio Anch’io, dove è intervenuto anche per smentire le indiscrezioni circolate nelle ultime ore su un possibile piano che prevederebbe 200mila prepensionamenti nel Pubblico impiego. “Questi numeri non li abbiamo, e non li abbiamo dati. La notizia non corrisponde al vero”.
“Noi stiamo lavorando per un piano di riorganizzazione della P.A. con un abbattimento di alcune spese come le auto blu e le consulenze. Stiamo lavorando su questo, perchè non ce lo possiamo più permettere”, ha aggiunto.
E sulla possibilità e sul timore che per gli statali si vada verso un autunno caldo, come ventilato dai sindacati, D’Alia ha risposto che “mi auguro di no”. Certo, “il congelamento degli stipendi pubblici da cinque anni porta anche ad un impoverimento del ceto medio italiano”, ha aggiunto il ministro.
“Sbaglia il ministro Gianpiero D`Alia quando dichiara, a fronte di un`eccedenza di personale per circa sette o ottomila unità, che nessuno verrà licenziato. Cogliamo invece l`occasione al volo e licenziamo immediatamente tutti coloro che si sono dimostrati ‘fannulloni’ nella pubblica amministrazione, recuperando così una parte delle risorse per coprire l`abolizione dell`Imu e l`aumento dell`Iva“.
Lo dichiara in una nota il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli (Lega Nord).
(Agenzie)