Con l’approvazione della Legge di Bilancio verranno introdotte alcune importanti novità per i risparmiatori azzerati nell’ambito dei salvataggi bancari di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e Veneto Banca e Pop Vicenza. Addio alle procedure d’arbitrato per stabilire se le vendite di obbligazioni e azioni emesse dagli istituti siano state o meno legittime: a farsene carico sarà direttamente il Mef, con un budget di un miliardo e mezzo di euro in tre anni. E una promessa: a nessuno verranno negati i rimborsi. Così il vicepremier, Luigi Di Maio:
“Tutti avranno un indennizzo e non dovranno fare nemmeno l’arbitrato, ma semplicemente accederanno al fondo e si prenderanno l’indennizzo perché sono stati truffati da una politica che invece di essere amica dei risparmiatori è stata amica dei banchieri per troppi anni e questa storia deve finire”, ha affermato il leader Pentastellato.
Gli arbitrati, comunque, avevano finora riconosciuto l’indennizzo nella stragrande maggioranza dei casi (97% per le richieste relative alle banche venete, 93% per gli istituti salvati dal decreto Salva-banche). Nel dettaglio, l’indennizzo previsto sarà pari al 95% della cifra inizialmente investita per gli obbligazionisti e del 30% per gli azionisti.
La differenza di fondo, oltre che il completo annullamento dei pochi casi in cui l’indennizzo era stato rifiutato, è nella forma: rimuovere il vaglio arbitrale significa non accertare in alcun modo accertata la vendita impropria dei titoli per accedere al rimborso (ancorché parziale) della cifra investita.
La commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, era già intervenuta sul tema nell’aprile 2016: “La cosa importante per noi è appurare che ci sia stata vendita impropria”, ovvero chiarire se, agli investitori che oggi chiedono un rimborso, la banca aveva fornito informazioni sufficienti sulla rischiosità dei titoli che vendeva. Non introdurre questo controllo, aveva dichiarato Vestager, comporterebbe un “aiuto di stato” in quanto non verrebbero rispettate le stesse regole che altrove vengono obbligatoriamente applicate.
In ogni caso, su questa materia l’Ue può applicare sanzioni economiche, ma non può in alcun modo bloccare direttamente la decisione di ristorare tutti risparmiatori azzerati.