Un operatore del risparmio gestito su sei chiuderà i battenti o sarà acquisito da un concorrente. Non solo: il 73% dei gestori patrimoniali stanno prendendo in considerazione un consolidamento strategico con un altro gestore patrimoniale. Lo dice la Global Asset and Wealth Management Survey 2023 di PwC, pubblicata ieri. Il rapporto è basato sulle ultime proiezioni del settore e su un sondaggio condotto da PwC su 250 gestori patrimoniali e 250 investitori istituzionali. La ricerca punta il dito contro le pressioni sui costi e la concorrenza, prevedendo entro il 2027 una maggiore concentrazione del risparmio gestito, dove i 10 maggiori gestori patrimoniali controlleranno circa la metà di tutti gli asset dei fondi comuni a livello globale, rispetto al 42,5% del 2020.
Le prospettive per il risparmio gestito
Lo studio di PwC rileva che nel 2022 il patrimonio globale in gestione (aum) è sceso a 115,1 trilioni di dollari: quasi il 10% in meno rispetto al massimo del 2021 (127,5 trilioni di dollari). Si è trattato del calo maggiore in un decennio. L’inflazione, la volatilità dei mercati e i movimenti dei tassi di interesse sono le maggiori preoccupazioni per gli investitori e i gestori patrimoniali nei prossimi 12-24 mesi. Tuttavia, PwC prevede una ripresa delle masse entro il 2027, raggiungendo i 147,3 trilioni di dollari (con un tasso di crescita annuale composto del 5%).
Il ruolo della tecnologia
PwC si aspetta una crescita del fintech e dei roboadvisor. Questi ultimi gestiranno patrimoni per 5.9oo miliardi di dollari entro il 2027, più del doppio rispetto ai 2.500 miliardi di dollari del 2022. Anche l’indicizzazione personalizzata si sta espandendo, in particolare tra gli investitori che cercano di ottimizzare i vantaggi fiscali, oltre a quelli interessati all’ESG, al factor investing e alla costruzione algoritmica del portafoglio. Quasi il 40% degli investitori istituzionali prevede di investire in prodotti di indicizzazione personalizzati nei prossimi 12-24 mesi, mentre quasi la metà dei gestori patrimoniali intende lanciare soluzioni di indicizzazione personalizzata. Sempre sotto il profilo tecnologico, oltre il 90% dei gestori patrimoniali sta già utilizzando tecnologie dirompenti come AI (intelligenza artificiale), big data e blockchain. Olwyn Alexander, global asset e wealth management leader di PwC Ireland, è categorico:
“Le sfide esistenziali stanno investendo il settore della gestione patrimoniale e degli asset in un contesto di sconvolgimenti sociali, economici e geopolitici. La scelta è semplice: adattarsi al nuovo contesto o fallire. Le aziende che sfruttano efficacemente la tecnologia, come l’AI generativa e i robo-advisor, che costruiscono un’entrata significativa nei confronti dei clienti nuovi ed esistenti, che diversificano il loro reclutamento e che offrono esperienze eccezionali ai clienti, saranno ben posizionate non solo per sopravvivere, ma anche per prosperare“.
Gli fa eco John Garvey, global financial services leader di PwC United States, che ha dichiarato:
“Stiamo già assistendo all’emergere di un nuovo tipo di società di investimento: abilitate all’intelligenza artificiale, incentrate sul cliente e pronte a operare su un’ampia gamma di tipologie di asset, sia all’interno che all’esterno della gestione patrimoniale tradizionale.”
L’exploit degli investimenti alternativi
PwC si attende in futuro anche una crescita dei gestori di asset alternativi, i cui ricavi rimbalzeranno fino a raggiungere i 622,1 miliardi di dollari entro il 2027, superando i massimi storici di 599,4 miliardi di dollari generati nel 2021. Per PwC, il boom sarà guidato da una continua impennata dei ricavi dei private market, che rappresenteranno circa la metà dei ricavi dei gestori alternativi globali entro il 2027, rispetto al 37,6% del 2020. I private asset, che nel 2022 rappresentavano il 10,6% delle masse, nel 2027 rappresenteranno il 49,7% dei ricavi globali. Nel frattempo, i prodotti passivi avranno un peso limitato: solo 6,4% dei ricavi globali entro il 2027, nonostante rappresentino il 26,4% delle masse nel 2022.
Dove sono concentrate le masse del risparmio gestito?
A livello di masse, saranno concentrate nell’area Apac (Asia-Pacifico), insieme ai mercati emergenti dell’Africa e del Medio Oriente. Nello scenario di base di PwC, i tassi di crescita dell’Asia-Pacifico saranno superiori di circa il 50% a quelli del Nord America entro il 2027. Secondo la società di consulenza, l’espansione del settore in Medio Oriente, precedentemente lenta a causa del complesso contesto normativo, si riprenderà, in quanto gli asset manager cercheranno nuovi mercati dove espandersi per far crescere i ricavi.