Aziende finanziarie in prima fila all’appuntamento con il Gdpr. Secondo la fotografia scattata dall’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano, relativa al 2017, se complessivamente le aziende italiane hanno aumentato la consapevolezza delle nuove regole sulla privacy, mentre il 65% delle aziende bancarie (e l’80% di quelle assicurative) hanno stanziato un budget per fronteggiare i nuovi obblighi, la percentuale scende al 47% nel caso delle imprese manifatturiere.
Nel caso dell’industria finanziaria, Assogestioni, l’associazione degli asset manager, è stata tra le più veloci a rispondere alla chiamata stilando un Codice di Condotta, ora in attesa del via libera da parte del Garante.
Il Codice, una volta approvato, darà garanzia alle società che decidessero di adottarlo, di rispetto del complesso Gdpr.
“L’intermediario deve trovare un approccio che vada bene in diverse giurisdizioni. Grazie ad Assogestioni abbiamo un codice approvato dall’autorità che ci permette di dormire sonni tranquilli ed essere allo stesso tempo opinion leader in Europa” ha commentato Teresa Pisanti, senior legal counsel per Invesco Asset Management SA, pensa al Codice anche come una soluzione alle problematiche delle società che gestiscono dati anche di clienti esteri.