Old Mutual fa ufficialmente il suo ingresso come asset manager in Italia con l’obiettivo di ampliare la propria clientela. A capo della nuova sede è stato nominato Cristiano Busnardo
Le potenzialità del risparmio italiano attraggono nuovi attori sulla scena dell’asset management. Old Mutual Global Investors (Omgi) ha annunciato l’apertura di una nuova sede a Milano con l’obiettivo di accrescere e diversificare la sua clientela, consolidando una rete di relazioni già sviluppate, attraverso Old Mutual Wealth con wealth manager, private bankers e family office. L’ufficio sarà guidato dal country head Italy Cristiano Busnardo.
“Sin dalla fondazione di Omgi – commenta Busnardo – siamo diventati un partner selezionato per molti dei nostri clienti e i fund buyer in Italia conoscono già la società. Per il futuro, il nostro obiettivo è di diversificare la clientela in Italia, lavorando con investitori sia retail che istituzionali.Crediamo che la nostra gamma di strategie flessibili pluripremiate, che includono l’azionario, l’obbligazionario, l’absolute return e gli investimenti alternativi, saranno accolte positivamente dagli investitori italiani; stiamo inoltre finalizzando alcuni importanti accordi di distribuzione”.
L’ingresso in Italia è dettato anche dalle possibilità di sviluppo del mercato. C’è ancora una gran parte del risparmio delle famiglie italiane depositato in conti correnti improduttivi nell’epoca dei tassi a zero. “Attualmente – spiega Busnardo – gestiamo 700 milioni di euro di asset in Italia con 23 comparti autorizzati, 17 azionari e 6 obbligazionari”.
Con 40,6 miliardi di euro gestiti nel mondo (6,3 in Europa), dal 2012 Old Mutual GI ha costantemente ampliato la sua presenza in Europa puntando su un modello che prevede forte autonomia per i team di gestione.
“Non abbiamo un chief investment officer – sottolinea Busnardo – in quanto vogliamo attribuire grande libertà e responsabilità ai nostri gestori nella ricerca di soluzioni per le esigenze del risparmiatore. Una scelta, questa, che ci premia anche dal punto di vista dell’attrazione dei talenti che trovano da noi maggiore libertà per esprimersi”.