Economia

Risparmio gestito: sostenibilità, chiave di volta per la crescita

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Per il risparmio gestito, la parola d’ordine è Environmental social governance (Esg). È questo infatti l’asset portante per lo sviluppo futuro del settore, secondo quanto emerge da un articolo di Insurance View,  che mette sotto i riflettori il settore, citando, tra gli altri, i dati di Assogestioni. Dati che mostrano come a fine 2018, in termini di masse, l’Europa era al primo posto con 14 mila miliardi di dollari di patrimonio allocato in strumenti che rispettano i criteri di Esg.

“Secondo una ricerca di Allianz Global Investors – si legge ancora nell’articolo –  l’Italia è tra i tre Paesi europei la cui clientela retail è più sensibile all’investimento in asset sostenibili. Il Belpaese è in compagnia di Portogallo e Spagna, in un podio al rovescio dove è quest’ultima a battere tutte le concorrenti, con ben l’89% degli investitori che dichiara di prestare attenzione ai temi della sostenibilità e il 74% che dice di voler investire in fondi legati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile tratti dall’Agenda 2030 dell’Onu”.

Dal 2010 a oggi, le masse gestite dagli operatori del settore italiano sono raddoppiate. E il settore si attende per i prossimi anni una media di crescita intorno al 2-3%, con una risalita di commissioni e costi, ma con il vantaggio di un mercato sempre più trasparente. Le società, secondo il presidente di Assogestioni, Tommaso Corcos ,“devono essere coraggiose perché i numeri dicono che quelle che hanno puntato in questi anni solo a un contenimento dei costi hanno risparmiato lo 0,4% in media, mentre le poche che hanno investito in tecnologia e ricavi alternativi, e che hanno saputo fare outsourcing di qualità, sono cresciute più del 5%.

L’altro elemento sempre più cruciale è l’inclusione femminile

“le aziende che praticano gender diversity in modo consapevole sono favorite dal mercato. Secondo una rilevazione di Moxie, una comunità internazionale di aziende impegnate a costruire luoghi di lavoro inclusivi e sviluppo della leadership al femminile, l’82% dei ceo interpellati in una ricerca ritiene che ci sia un collegamento tangibile tra cultura della diversità e performance aziendale. Contemporaneamente, tuttavia, solo il 31% di loro ha la diversity negli obiettivi a breve termine. Cambiare i percorsi di carriera e le modalità di accesso alle posizioni di vertice contribuirà alla trasformazione del modello di sviluppo anche nel settore del risparmio gestito”.