Terzo trimestre a gonfie vele per l’industria del risparmio gestito italiana, che ha risentito positivamente del cambio di umore legato al rimbalzo dell’attività economica dopo il lockdown. La raccolta netta positiva è stata di 15,1 miliardi, livello che porta il patrimonio gestito al record di 2.336 miliardi di euro.
Sono i numeri principali che emergono dalla mappa di Assogestioni, che segna un’accelerazione rispetto ai precedenti tre mesi, chiusi con un saldo delle movimentazioni di +11,3 miliardi e masse per 2.266 miliardi.
Per non parlare del cambio di marcia rispetto al primo trimestre che, pesantemente condizionato dalle incertezze sui mercati per la crisi innescata dal Covid-19, aveva accusato deflussi per 12 miliardi e un patrimonio gestito a fine marzo di 2.140 miliardi.
Da inizio anno la raccolta netta del risparmio gestito ammonta così a +14,4 miliardi di euro.
Nel terzo trimestre, le gestioni collettive – fondi aperti e chiusi – hanno segnato nuovamente un’evidente prevalenza di entrate con un saldo di +10,4 miliardi, ma inferiore ai +16,2 miliardi registrati nel secondo trimestre, a un totale di +15,7 miliardi da gennaio.
In questo quadro, la raccolta netta dei fondi aperti totalizzata nel trimestre ammonta a 9,7 miliardi, con i risparmiatori italiani che orientano le proprie preferenze verso i prodotti obbligazionari (+6,8 miliardi), azionari (+5,9 miliardi) e bilanciati (+1,1 miliardi).
Tra le gestioni di portafoglio, spiccano le gestioni di prodotti assicurativi con +3 miliardi di entrate nette nel trimestre, dopo -7,4 miliardi nel precedente, ma nei nove mesi il bilancio dei flussi è di -6,2 miliardi.
Più stabile l’andamento delle gestioni di patrimoni previdenziali, che segnano +659 milioni di raccolta dopo +595 milioni e delle Gp retail, con +532 milioni dopo +685 milioni.
Fra i singoli gruppi e società di gestione il miglior risultato netto da inizio anno è messo a segno dal gruppo Generali (5,7 miliardi). Secondo e terzo gradino del podio per Poste Italiane con flussi netti pari a 5,35 miliardi e Pictet Asset Management con una raccolta netta pari a 3,8 miliardi.