Anche le Fiamme Gialle potranno accedere alla superanagrafe dei conti correnti, il cosiddetto risparmiometro. Il Fisco sta affinando tutte le armi a sua disposizione per contrastare l’evasione fiscale e l’ultimo strumento che ha messo in campo è proprio il risparmiometro.
Risparmiometro: di cosa si tratta
Il risparmiometro è un algoritmo che calcola la differenza tra quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi e quanto risparmiato e depositato nei conti correnti bancari. Così se un contribuente dichiara un certo reddito, ma successivamente il saldo delle somme detenute nel conto corrente non coincide, allora scattano i controlli. Dopo una prima sperimentazione sulle partite Iva, da quest’anno il risparmiometro sarà esteso anche persone fisiche.
Anche le Fiamme Gialle accedono al risparmiometro
Come rende noto ItaliaOggi, avendo visionato una nota interna dell’Agenzia delle entrate, in questa fase sperimentale solo per le partite Iva, viene esteso l’accesso alla super anagrafe dei conti correnti anche alle Fiamme Gialle.
Nel dettaglio l’Agenzia ha comunicato le voci prese in esame nell’attività di selezione delle partite Iva e delle società analizzate per l’anno di imposta 2016. La Guardia di finanza ha poi ricevuto queste informazioni per ogni posizione segnalata con in aggiunta le informazioni relative alla numerosità dei conti correnti e il totale aggregato dei saldi e dei movimenti dei rapporti finanziari. Dal primo monitoraggio sperimentale sono emersi sospetti su 156 società, che poi sono state sottoposte ad attività ispettive.
Con il risparmiometro anche la Guardia di finanza potrà conoscere nel dettaglio le movimentazioni e gli elementi di natura finanziaria dei contribuenti (…) L’ultimo passo è quello di consentire alla Gdf l’accesso diretto ai dati e su questo, si legge nella nota, i due enti sono al lavoro.