NEW YORK (WSI) – Ha da tempo messo nel mirino le grandi istituzioni finanziarie. Questa volta Jim Rogers traccia uno scenario a tinte più fosche del solito. L’esperto americano, con i mercati nelle vene, ammette di avere paura di fronte alla crescente incertezza sulla ripresa dell’economia e alla politica accomodante delle Banche centrali. In particolare la sua denuncia mette al centro i risparmiatori che rischiano di essere inghiottiti dalla crisi globale.
Una situazione che – dice senza mezzi termini – avrà conseguenze terribili. “E’ la prima volta nella storia che più Banche centrali stanno stampando moneta, ma in questo modo sviliscono il valore delle loro valute”, spiega, rilanciando la domanda del momento: “E poi cosa succederà?” Il guru di Wall Street ammette di aver preso posizione sul dollaro, ma di non aver fiducia nel biglietto verde perché “sarà al centro di forti turbolenze finanziarie”. “Lo stesso – prosegue – dicasi per l’oro il cui prezzo potrebbe crollare da un momento all’altro”.
Ma il fattore più rischioso secondo l’esperto americano è altrove. Si tratta del ridimensionamento della classe dei risparmiatori. “Da sempre nel corso della storia in tutti i Paesi c’è sempre stata una classe media che risparmiava quanto guadagnava per investire nel suo futuro. Oggi non è più così”. La crisi del debito ha eroso la capacità di risparmio. E per Rogers tutto questo nel lungo termine avrà conseguenze terribili in quanto “quando si distruggono i risparmi della gente, si cancella anche il loro futuro”.
“Se ripercorriamo la storia e andiamo a vedere cosa è successo ai tedeschi quando hanno cancellato la loro classe media nel 1920 è stato drammatico per la Germania. Lo stesso – aggiunge – è successo in Italia”. Quando le economie crollano, le persone cercano risposte nei loro politici, ma cercando i salvatori della Patria il rischio di sbandare è ancora più grande.