Il consiglio dei ministri del governo Prodi ha approvato, dopo oltre due ore di discussione, la finanziaria per il 2007, che ha un valore complessivo di 33 miliardi rispetto ai 30 previsti in origine. Lo ha reso noto il premier Romano Prodi, secondo cui i conti prevedono una riduzione delle uscite di 10 miliardi di euro e una diminuzione di 6 miliardi di contributi sociali pagati dalle aziende (ecco il testo integrale del comunicato del consiglio dei ministri).
Il governo Prodi mira a riportare il deficit al 2,8% del prodotto interno lordo (PIL) nel 2007, rispetto al 4% che dovrebbe venir raggiunto in questo 2006, quarto anno di superamento del tetto del 3% previsto dal Patto di stabilità dell’euro approvato in sede UE.
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La Finanziaria sarà presto all’esame del Parlamento. I tecnici del ministero dell’Economia oggi stanno lavorando per precisare le cifre della manovra economica varata ieri sera dal Consiglio dei ministri. Domani mattina (domenica) Prodi e Padoa Schioppa, in una conferenza stampa a Milano, illustreranno tutti i particolari della Finanziaria 2007.
Tasse e macelleria sociale: CdL contro la manovra
Un secco no, senza appello, alla manovra, arriva dall’opposizione. “La Finanziaria 2007 scontenta tutti”, dice Fabrizio Cicchitto, Forza Italia: “ci hanno accusato di fare macelleria sociale, ma i fatti dimostrano il contrario”. Per Altero Matteoli, Alleanza Nazionale, la manovra economica “e’ una vera bomba nelle tasche dei cittadini e Prodi non avra’ più la credibilita’ necessaria per guidare il governo”. “La Finanziaria massacra tutti”, per Roberto Calderoli, Lega Nord, e “dimostra che il governo mente regolarmente”.
Per il segretario dell’UDC, Lorenzo Cesa, si tratta di una finanziaria “pesante che colpisce il ceto medio, con un doppio intervento sulla tassazione: uno a livello nazionale con l’aumento dell’Irpef e uno a livello locale”. Dopo una riunione fiume, il Consiglio dei Ministri, ieri sera, ha dato il via libera alla legge finanziaria per il 2007. Una manovra economica pesante da 33 miliardi e 400 milioni euro, superiore ai 30 annunciati. La maggioranza di governo ha trovato l’accordo e Romano Prodi si dice soddisfatto. “E’ una decisione fondamentale per il futuro dell’economia italiana”, dice: “avremo un Paese piu’ giusto e solidale”.
Il presidente del Consiglio, parlando di una manovra di “giustizia e sviluppo”, indica i punti principali del provvedimento: 6,5 miliardi di aiuti fiscali ai redditi più bassi; 1,5 miliardi in meno di imposte per i pensionati, 6 miliardi a favore delle imprese. Le spese dello Stato e degli Enti Locali verranno tagliate di 10 miliardi.
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Finanziaria: varata la manovra da 33,4 miliardi
Una manovra da 33,4 miliardi di euro, 3,4 miliardi in più rispetto alle previsioni della vigilia. La Finanziaria varata ieri dal consiglio dei ministri ha come primo obbiettivo, secondo il responsabile dell’Economia Tomaso Padoa Schioppa, quello di ridurre il deficit entro il 2007 e portarlo al 2,8% con un investimento di 15 miliardi. I rimanenti saranno invece investiti per favorire lo sviluppo economico. “È una finanziaria giusta e coraggiosa” ha detto Prodi.
Ma ecco in dettaglio i settori dai quali il governo intende reperire i fondi. Aumenta l’aliquota per i redditi superiori ai 75mila euro che raggiunge quota 43% e il prelievo fiscale cresce comunque a partire da 40.000 euro. Saranno invece avvantaggiati coloro che hanno i redditi più bassi grazie all’introduzione di nuovi assegni famigliari.
Ammontano a 3 miliardi i tagli alla sanità con l’introduzione del ticket sulle ricette e pronto soccorso, aumenta il bollo per tutte le auto tranne per quelle “euro 4” e viene introdotta una supertassa sui Suv. Un prelievo del 3% sarà introdotto anche sulle pensioni di anzianità che oltrepassano i 5000 euro. Aumentano al 20% la tassa sulle rendite finanziari, Bot di nuova emissione compresi. Sul fronte dei risparmi 3,2 miliardi arriveranno dai ministeri, 4,6 dai minori trasferimenti agli enti locali – tra questi i comuni – sotto il cui controllo diretto passerà il catasto. Avranno quindi facoltà di aumentare l’Ici per finanziare “tasse di scopo”.
In previsione la lotta all’evasione fiscale dalla quale si spera di recuperare una cifra ragguardevole, ben 7 miliardi di euro. Novità anche sul tema del cuneo fiscale. Il taglio del costo del lavoro verrà spalmato in due tempi per un limite massimo di 9 miliardi. Due le riduzioni del 2,5%, una a gennaio e una a luglio. Il 60% del beneficio andrà alle imprese, il 40% ai lavoratori.