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Rottamazione cartelle Equitalia: la guida completa

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NEW YORK (WSI) – E’ partita la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia, operazione dalla quale l’erario conta di incassare 2 miliardi il prossimo anno e 900 milioni quello successivo. Da ieri, l’agenzia ha messo a punto il modulo per aderire alla “definizione agevolata” ed il documento è ora disponibile in tutti gli sportelli del gruppo ma anche online.

Chi ha una cartella esattoriale e decide di aderire alla rottamazione, consentita dal decreto fiscale, non paghera’ sanzioni e interessi di mora con uno sconto che va dal 25% al 43%.

Attenzione però: il decreto legge, al momento all’esame della Camera, potrebbe ampliare il numero delle rate (ci sono già diversi emendamenti sul tema). Per inviare la domanda c’è tempo fino al 23 gennaio 2017. Per questa ragione, conviene ancora aspettare un po’ prima di fare la propria mossa.

Rottamazione cartelle Equitalia: i punti principali

Date e scadenze. Per il contribuente che intende aderire all’operazione, Dovrà essere fatta entro il 23 gennaio con il modulo messo a punto da Equitalia. La consegna dovrà essere fatta presso gli uffici della concessionaria oppure con posta elettronica certificata alle e-mail indicate sul modulo e sul portale della società.

– Chi può aderire: la rottamazione vale per tutte le cartelle esattoriali, non solo per quelle di Equitalia. La rottamazione parziale, ricorda il portale ‘laleggepertutti.it’ riguarda i ruoli relativi a imposte, compresa l’Iva, ai tributi, nonché a contributi previdenziali e assistenziali affidati rispettivamente dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps o Inail all’Agente della riscossione dal 2000 al 2015.

Rientrano nella sanatoria anche i ruoli relativi a sanzioni derivanti da violazioni del Codice della strada e i ruoli emessi da regioni, province, città metropolitane e comuni (per esempio Ici o tassa sui rifiuti). Non rientrano nella sanatoria i ruoli relativi all’Iva riscossa all’importazione, al recupero di aiuti di Stato, ai crediti da danno erariale per sentenze di condanna della Corte dei Conti, alle ammende e alle sanzioni pecuniarie dovute per provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Anche i contribuenti che hanno già in parte pagato la cartella fiscale, magari attraverso il meccanismo della rateizzazione, potranno aderire alla ”definizione agevolata”. In questo caso l’importo da pagare sarà quello del debito residuo sul capitale. Le sanzioni e gli interessi gia’ pagati non si recuperano.

Tempi e modalità: dopo aver aderito alla “rottamazione”, entro il 24 aprile il concessionario della riscossione dovra’ comunicare a chi ha aderito l’importo complessivo dovuto e le singole rate, con la data di scadenza di ciascuna. Al momento sono previste quattro rate. Ma in parlamento il dibattito è aperto per un allungamento del periodo. Al momento le prime due rate saranno pari ciascuna ad un terzo del dovuto, le ultime due ad un sesto. Le prime tre rate dovranno essere comunque versate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018.

– Bollettini pre-compilati: Il versamento della ‘cartella scontata’ potra’ esser fatto anche con la domiciliazione sul conto della banca, oppure con i bollettini precompilati.

– Per chi non paga ma anche per chi lo fa in modo ridotto o ritardato, salta la ‘rottamazione” e tornano a scattare sanzioni e interessi delle vecchie cartelle