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Ruby, Consulta dichiara ammissibile conflitto tra poteri dello stato

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Roma – La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni tra poteri dello stato sollevato dalla Camera dei Deputati nei confronti della procura di Milano.

Il conflitto era stato sollevato in merito all’indagine e al rinvio a giudizio di cui è oggetto Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio e deputato, accusato di concussione e prostituzione minorile.

Dichiarando ammissibile il conflitto di attribuzioni, la Corte apre la strada all’esame del caso. Il verdetto definitivo sara’ dato probabilmente in autunno o comunque non prima dell’inverno, quando la Consulta decidera’ se accogliere o meno il conflitto.

“Nell’odierna camera di consiglio – e’ scritto nella nota ufficiale di Palazzo della Consulta – la Corte ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sollevato dalla Camera dei deputati nei confronti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e del Gip presso lo stesso Tribunale, a seguito della richiesta di giudizio immediato da parte della Procura e del decreto di giudizio immediato emesso dal Gip nei confronti del Presidente del Consiglio, membro della Camera dei deputati”.

Ora e’ altamente probabile che la difesa di Berlusconi chieda la sospensione del processo fino alla decisione della Corte Costituzionale. L’ammissibilita’ del conflitto di attribuzioni non obbliga la procura a sospendere il processo, ma gliene da’ la facolta’.

In passato il tribunale di Milano ha approfittato di questa facolta’, come nel caso del sequestro di Abu Omar, ma non l’ha fatto in altre circostanze, come nel processo SME.