ROMA (WSI) – Alla fine i mercati ci hanno visto giusto. O meglio ancora, le indiscrezioni che per tutta la giornata di ieri hanno scosso i listini azionari europei, portando il Dax a crollare fino a -2%, si sono rivelate fondate. L’agenzia di rating, Egan Jones ha rivisto al ribasso la valutazione sulla Germania da A+ ad A, con outlook negativo.
“Sebbene i parametri del debito in Germania siano rispettabili, il paese ha un’esposizione crescente sia verso le sue banche sia verso i membri più deboli dell’Europa – spiega l’istituto -. Tanto che Deutsche Bank potrebbe aver bisogno di un sostegno di 100 miliardi di euro”. E ancora: “il debito della Germania verso il Pil era dell’80,6% nel 2011. Tuttavia, l’aumento del debito della Germania di 500 miliardi di euro si traduce in un incremento, effettuando gli aggiustamenti, del debito sul Pil al 100%”.
Anche l’agenzia internazionale Moody’s sta monitorando da vicino la situazione: ha confermato la tripla A su Berlino. Ma anche in questo caso l’outlook è negativo. Gli analisti dell’agenzia di rating americana hanno elogiato la “avanzata, diversificata e altamente competitiva economia” della Germania e le sue politiche che restano “sulla strada di macroeconomie orientate alla stabilita’”.
Hanno poi sottolineato che la Germania sta incontrando un alto livello di fiducia da parte degli investitori, come riflettono i costi molto bassi di rifinanziamento. Ma la situazione sul palcoscenico europeo resta in movimento. Anche qui la crisi del debito allunga la sua ombra.