NEW YORK (WSI) – Uno degli uomini più ricercati dalle potenze occidentali, il leader dello Stato Islamico Al Baghdadi, potrebbe essere morto.
Le voci sono state messe in giro da Radio Iran e vanno pertanto interpretate per quello che sono, semplici rumor.
Se però dovessero rivelarsi fondate – pare che Al Baghdadi sia rimasto ferito gravemente dopo una serie di bombardamenti aerei – sarebbe un duro colpo per l’organizzazione estremista criminale che vuole creare un califfato in Medioriente.
I territori conquistati dallo Stato Islamico in Iraq, Siria e Libia hanno già superato per dimensione la Gran Bretagna.
La scorsa settimana una fonte più autorevole, il Guardian, aveva scritto che Baghdadi era in pericolo di vita dopo essere stato colpito durante i raid aerei americani condotti in marzo.
Pare che proprio per i sopra citati problemi di salute Baghdadi, che ha conseguito un dottorato in Studi islamici all’Università di Scienze Islamiche di Baghdad, non sia più in grado di controllare le operazioni quotidiane dell’ISIS.
Il Pentagono ha smentito le indiscrezioni sullo stato di salute precario del leader del gruppo fondamentalista islamico, dicendo che non si cono prove che abbia subito ferite gravi quando il 18 marzo gli aerei della coalizione a guida Usa hanno bombardato il distretto di al-Baaj a Nineveh, vicino al confine siriano.
Oggi sui mercati energetici, i prezzi del petrolio scambiati in Usa avanzano dello 0,77% a 57,59 dollari al barile.
Fonte: Z News India
(DaC)