New York – Scenari da guerra fredda. Un attacco contro l’Iran sarebbe “un errore molto grave e dalle conseguenze imprevedibili”: a lanciare l’avvertimento e’ stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. All’indomani delle dichiarazioni del presidente israeliano Shimon Peres, il quale ha affermato che un intervento militare contro Teheran si avvicina ed e’ “sempre piu’ probabile”, Lavrov ha sottolineato che “il problema nucleare iraniano, al pari di qualunque altro problema nel mondo moderno”, non puo’ essere risolto “con un intervento militare.
Secondo le ultime indescrizioni stampa l’Iran sarabbe a un passo da ottenere un ordigno nucleare. I tecnici dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica stanno per pubblicare un rapporto in cui verra’ rivelato che entro pochi mesi l’Iran disporra’ delle tecnologie tali da poter sviluppare armamenti nucleari. Lo riferisce il Washington Post. Secondo l’analisi, gli scienziati della Repubblica Islamica sono stati aiutati da alcuni colleghi di Russia, Pakistan e Corea del Nord. Israele, da parte sua, e’ gia’ in possesso della bomba atomica.
Bisogna chiedersi se l’ultimatum di Israele e’ da prendere sul serio (non sarebbe la prima volta) o se invece si tratta di un falso allarme (politicamente giustificato). Il campanello d’allarme e’ suonato piu’ di una volta negli ultimi 15 anni.
I funzionari israelianni hanno fatto minacce bellicose con una certa regolarita’, ma le analisi allarmiste sono state prontamente seguite da un dietrofront e l’attacco che sembrava inevitabile non si e’ finora mai materializzato. Con Iran e Israele che sono tornati ai loro rispettivi ruoli di nemici caratterizzati da un’animosita’ su livelli che si possono considerare “normali”.
Come dimostrano i documenti pubblicati da WikiLeaks, i funzionari americani hanno la tendenza a interpretare le minacce di Israele come una tattica per fare pressione sull’Europa, affinche’ adottino misure piu’ rigide nei confronti dell’Iran e non scendere a compromessi con Teheran sul fronte nucleare. Non a caso i periodi di avvertimento di Gerusalemme hanno coinviso con tempi di discussioni in seno alla comunita’ internazionale circa l’imposizione di sanzioni contro l’Iran.
Teheran che aspira ad avere armi nucleari, sostiene tuttavia di sviluppare progetti nucleari a scopi civili. La superorita’ missilistica e nucleare israeliana e’ evidente. Con la Siria in crisi l’Iran non si puo’ permettere azioni a rischio. Secondo i politologhi esperti della regione, se Israele vuole tenere a bada la Repubblica Islamica sarebbe sufficiente insistere perche’ la rivoluzione in Siria abbia successo. Le minacce di guerra preventiva non faranno che stringere di piu’ il popolo intorno al governo iraniano.