NEW YORK (WSI) – Nonostante andranno incontro ad un debito da 115 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi, le società russe avranno comunque i fondi necessari per resistere, anche se i mercati obbligazionari chiuderanno a causa della crisi ucraina. Ecco perché Putin non ha paura.
Secondo Moody’s e Fitch infatti, rende noto Bloomberg, le imprese avranno circa 100 miliardi di dollari in contanti e utili a loro disposizione durante i prossimi 18 mesi, secondo un’analisi di Moody.
Quasi tutte le 55 aziende esaminate da Fitch sono “ben posizionate” per resistere ad un mercato di rifinanziamento per il resto del 2014, si legge in una nota del 16 aprile. Le banche inoltre hanno più di 20 miliardi di dollari in valuta estera da prestare.
Denis Perevezentsev, analista di Moody’s a Mosca, ha dichiarato: “La quantità di denaro delle società russe verso le banche, è sufficiente per le aziende per colmare le proprie passività”.
Dopo che il presidente Vladimir Putin ha annesso la regione di Crimea, un’area filo russa ma che apparteneva all’Ucraina, scaturendo una serie di rivolte nella parte orientale dell’ex paese del blocco sovietico, non c’è stata una sola emissione di bond societari russi da febbraio.
Da inizio anno gli Eurobond russi misurati in dollari hanno garantito un ritorno da investimento in perdita del -3,3% per gli investitori. Un risultato che si confronta con il +3,3% del settore, per lo meno stando all’indice di Bloomberg sui bond societari dei mercati in via di Sviluppo.