MOSCA (WSI) – Travolta dagli attacchi finanziari che hanno visto il petrolio e il rublo crollare di valore sui mercati, la Russia sta per entrare in una crisi economica senza precedenti.
A prevederlo è Alexei Kudrin, ex ministro delle Finanze finanze e vice premier russo, secondo cui la colpa è delle politiche attuate dal Vladimir Putin, il cui governo non ha risposto alle sanzioni imposte dall’Occidente.
Kudrin, una figura molto rispettata nei mercati finanziari visto anche il suo ruolo nel ridare credibilità finanziaria alla Russia, ha detto che i redditi reali potrebbero scendere del 2-5% l’anno prossimo, quando il paese sentirà tutto l’impatto della crisi appena scoppiata.
“Il governo non ha fatto abbastanza e non ha agito in fretta per far fronte alla situazione. Devo ancora sentire un parere chiaro sulla crisi attuale”, ha detto Kudrin, la cui previsione è che il rating del credito russo sarà tagliato a spazzatura nel 2015.
Kudrin – e non è il solo – prevede una profonda recessione nel 2015. “Se il prezzo del petrolio è di 80 dollari al barile, il Pil scivolerà di oltre il 2%. Se è a 60 dollari al barile, allora il Pil si contrarrà del 4% e più”.
Dopo il default del 1998, Kudrin ha contributo a ridare credibilità e a rimettere in sesto il bilancio e le riserve finanziarie del paese.
(DaC)