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Russia, rublo carta straccia, tonfo a 80 su dollaro, 100 su euro. E ora, divieto di trading?

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ROMA (WSI) – Cosa farà la Russia per arginare il crollo del rublo, visto che neanche l’adozione di una maxi politica monetaria restrittiva da parte della Banca centrale ha funzionato? Nell’attesa di capire qualcosa in più, spuntano alcune email a dir poco inquietanti. “Il rapporto usd/rub sarà interrotto a causa della recente instabilità del rublo”, si legge in alcune di esse.

Dal FxPro Dealing Desk: “Gentile cliente, causa l’estrema volatilità che ha interessato il rublo nella sessione odierna, siamo stati costretti a sospendere la sessione di trading su usd/rub e eur/rub sull’Mt4 alle 15.30. Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente che possa essere stato causato da questa chiusura anticipata”. (Lna)

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ROMA (WSI) – Una mossa che ha indubbiamente scioccato tutti i mercati. La gravità della situazione ha costretto la Banca centrale del paese a intervenire, con un rialzo dei tassi di emergenza. Risultato: zero.

Alle 13.41 circa ora italiana, il rapporto dollaro/rublo schizza verso l’alto, a quota 80 (80 rubli per $1). Sull’euro, maxi perdita fino a quota 100. L’indice azionario RTS cede -14%, dopo aver ceduto ieri -10%.

I tassi di interesse di riferimento sono stati alzati di ben 650 punti base, dal 10,50% al 17%. Ma l’euforia per il recupero del rublo successivo alla mossa si è spenta subito. Il nuovo collasso dei prezzi del petrolio – con il Brent scivolato sotto la soglia a $60 per la prima volta dal luglio del 2009 – ha rialimentato il sell off sugli asset russi.

Dal comunicato stampa della Banca centrale russa emerge tutta la preoccupazione per la situazione sempre piĂą drammatica in cui si trova il paese.

“Questa decisione (rialzo tassi) è stata adottata per la necessità di arginare in modo significativo la recente svalutazione e i rischi di inflazione”.

La misura è effettiva da oggi, 16 dicembre, ed è stata considerata necessaria dopo il lunedì nero per i mercati azionario e valutario di Mosca. Il rublo ha ceduto infatti più del 10% del suo valore contro il biglietto verde, capitolando fino a 64 circa; da segnalare che all’inizio dell’anno, il dollaro valeva 35 rubli circa.

E il listino azionario Micex, anche, ha perso alla vigilia quasi -10%, causa l’ennesimo tonfo dei prezzi del petrolio e la svalutazione della moneta russa.
(Lna)[ARTICLEIMAGE]