La televisione di stato russa ha mostrato un servizio che ha passato in rassegna tutti gli obiettivi militari sul territorio americano. In caso di aggressione nucleare, la Russia sarebbe pronta a colpire, solo per fare qualche esempio, Camp David e il Pentagono. Le nuove tecnologie messe a punto dalle forze armate russe permettono l’utilizzo di armi supersoniche, ha affermato il servizio, in grado di raggiungere i loro bersagli americani in meno di cinque minuti.
Fra gli altri target militari, elencati durante il programma di informazione andato in onda domenica sera, ci sono Fort Ritchie, un centro di addestramento militare nel Maryland, chiuso nel 1998, McClellan, una base aeronautica californiana, chiusa nel 2001, e Jim Creek, una base di comunicazioni navali nello stato di Washington.
Simulazione militare della Russia di Putin “fuori dal comune”
I toni belligeranti non sono rari nella tv russa, anche se in questo caso una simulazione così minuziosa è stata giudicata fuori dal comune dalla stampa internazionale. Alimentando un po’ di tensione sul piano geopolitico.
Questo approfondimento televisivo segue a stretto giro l’annuncio del presidente Vladimir Putin, che aveva dichiarato che la Russia è pronta a una nuova “crisi dei missili in stile cubano”, se sono gli Stati Uniti a volerne una.
“Per ora, non stiamo minacciando nessuno”, ha chiarito l’anchorman della trasmissione, Dmitry Kiselyov, assai popolare in patria, “ma se si verificasse un tale dispiegamento la nostra risposta sarà immediata”, ha affermato riferendosi all’ipotesi dell’installazione di missili Nato sul territorio europeo in funzione anti-russa. Nel frattempo il Cremlino ha commentato il servizio televisivo affermando che il governo non interferisce con la linea editoriale dell’emittente.