MOSCA (WSI) – Nel disperato tentativo di rilanciare un’economia zoppicante, la Russia ha tagliato i tassi più del previsto.
Citando i rischi di un “raffreddamento significante dell’economia” la banca centrale ha deciso di abbassare il tasso di interesse al 12,5% dal 14%. Gli economisti puntavano su una riduzione del costo del denaro al 13%.
A rendere possibile la mossa delll’istituto è anche il rallentamento dell’inflazione.
Colpita dalle sanzioni economiche occidentali e dal calo del petrolio l’economia russa è da diversi mesi in difficoltà.
La Banca di Russia ha ridotto il costo del denaro già tre volte quest’anno, dopo che in dicembre aveva alzato il tasso al 17% per fare fronte all’emergenza inflazione.
La governatrice Elvira Nabiullina ora è concentrata nelle manovre di sostegno a un’economia che è entrata in una fase di recessione, non succedeva da sei anni.
Il cessate-il-fuoco in Ucraina e il recupero dei prezzi del petrolio hanno aiutato il rublo a rendersi protagonista della rimonta più poderosa tra tutte le valute mondiali.
Per vedere i primi effetti delle misure di allentamento economico, tuttavia, secondo gli analisti Mosca potrebbe dover aspettare il 2016.
(DaC)