ROMA (WSI) – La risposta di Vladimir Putin a Wall Street e Londra rischia di fare un clamoroso flop. Stando a quanto riporta il New York Times, “Moscow City”, ovvero la “City di Mosca” rimane parzialmente vuota, fenomeno che riflette i grandi problemi che gravano sull’economia della Russia.
L’aspetto promette ancora bene, dal momento che il centro finanziario della città presenta già alcuni grattacieli di tutto rispetto. Tuttavia, non è necessario osservare più di tanto per capire che il sito è ben lontano da quello che l’inizialmente denominato Moscow International Business Center, sarebbe dovuto essere: un centro internazionale per il business, ma anche per l’intrattenimento.
Il centro è stato costruito in modo incredibilmente veloce durante i primi anni 2000: tuttavia ora, a fronte di otto grattacieli che svettano nel cielo moscovita, otto sono in costruzione, e altri due sono in fase di progettazione. Il tutto dovrebbe essere pronto entro il 2018. Un termine difficile da raggiungere, almeno ora, per due motivi: il primo, è che il centro si sta svuotando; il secondo, è che non si può proprio chiamare centro finanziario.
“I tassi di spazi vacanti nel distretto finanziario sono diventati alti – scrive il Times – L’intero sito, qualcosa come 0,6 km quadrati (148 acri) che include il grattacielo più alto in Europa, il Mercury City Tower, ha presentato un tasso di posti vacanti del 32% alla fine di ottobre, stando alla società di consulenza del settore immobiliare Cushman & Wakefield.
E’ vero che ci sono alcune discrepanze sul reale tasso di posti vacanti, dal momento che altri dati diffusi dalla società che sta sviluppando il sito, City, stima un tasso del 20% circa.
In ogni caso, il sito non è occupato, contrariamente a come dovrebbe essere, soprattutto dalle società di servizi finanziari. Il Times fa notare infatti che il 58% delle società che hanno firmato contratti di leasing “sono aziende non finanziarie e di piccola e media dimensione, o comunque locali”. (Lna)