NEW YORK (WSI) – La NATO si prepara ad accerchiare la Russia rafforzando la sua presenza nel Baltico, nei Balcani e in generale nell’Europa dell’Est. I soldati tedeschi opereranno in Lituania, quelli britannici saranno dispiegati in Estonia, mentre quelli americani proteggeranno la Lettonia e quelli canadesi dovrebbero essere designati all’impegno in Polonia.
Nel Mediterraneo, invece, le forze da combattimento dell’Alleanza Atlantica sono sempre più numerose. È normale che la Russia, che più di tutto teme un’espansione della NATO intorno ai suoi confini, si senta minacciata.
Mosca non ha ancora annunciato le sue contromisure, ma vista anche la politica aggressiva cui ci ha abituato il presidente russo Vladimir Putin, non tarderà a farlo. L’obiettivo delle forze della NATO è quello di garantire la difesa dei paesi del Baltico da eventuali mire espansionistiche dei russi.
Il prossimo 8 e 9 luglio a Varsavia si terrà il summit della NATO, l’ultimo in cui prenderà parte il presidente americano Barack Obama, giunto ormai al termine del suo secondo mandato. Gli Usa tengono molto al successo del vertice ed è probabile che la presenza militare dell’Alleanza Atlantica ai confini con la Russia sarà sempre più massiccia.
Non bisogna dimenticare che la Russia viene percepita e classificata come una minaccia dalla NATO. Il segretario Generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg ha affermato che Usa e Unione Europea hanno il diritto di difendere i suoi territori in suolo straniero.
Chiaramente una strategia di questo tipo rischia di provocare un’escalation delle tensioni tra le due super potenze, aumentando il rischi che scoppi un conflitto internazionale. La NATO vuole rafforzare in maniera significativa la presenza militare a Est, schierando battaglioni in Polonia e negli Stati del Baltico.
Fonte: Deutsche Wirtschafts Nachrichten (German Economic News)