Roma – La scure di Standard & Poor’s colpisce di nuovo la Grecia, proprio quando, a seguito dell’intesa dell’Eurogruppo sull’erogazione di una tranche di aiuti, i mercati avevano quasi “dimenticato” i guai di Atene. L’agenzia di rating ha abbassato il giudizio dal precedente “CCC” a “selective default“, motivando la propria decisione con il buyback sui bond che Atene ha lanciato a un valore ben al di sotto di quello nominale. Il giudizio riflette anche lo scetticismo sulla capacità del paese di rimborsare i creditori internazionali.
La Grecia ha annunciato qualche giorno fa l’intensione di spendere fino a 10 miliardi di euro nel buyback per tentare disperatamente di fare qualcosa per risanare in parte i conti pubblici, alle prese con un debito fuori controllo. Ma per S&P il buycack è essenzialmente una ristrutturazione del debito e, dunque, una forma di default.
L’agenzia ha però affermato che potrebbe di nuovo alzare la valutazione sul debito di lungo termine a “CCC” (ovviamente il giudizio è sempre junk, ovvero spazzatura, una volta che l’operazione di riacquisto dei debiti sarà completata.