NEW YORK (WSI) – E’ un giudizio a luci e ombre quello emesso oggi dall’agenzia di rating internazionale S&P nei confronti dell’Italia. In una nota diffusa oggi S&P sottolinea come sia probabile che l’eredità dei crediti deteriorati in pancia alle banche “limiterà la politica di erogazione del credito delle banche” e “peserà sulle prospettive di ripresa”.
E’ quanto emerge dal nel rapporto annuale sulle aziende italiane, in cui definisce ancora “superficiale” la ripresa in Italia che, come già annunciato a settembre, vedrà il Pil crescere dello 0,7% nel 2015 e dell’1,2% nel biennio successivo.
D’altro canto, Standard & Poor’s attraverso Renato Panichi, analista dell’agenzia di rating, sottolinea che le imprese “Potrebbero migliorare redditività e competitività il prossimo anno, sulla scia della ripresa delle condizioni economiche”.
Ad ottenere i maggiori vantaggi saranno le imprese innovative e orientate alle esportazioni. Ma in generale, dopo molti anni di calo, sul periodo 2015-2016, secondo lo studio pubblicato dell’agenzia, gli investimenti delle imprese dovrebbero risollevarsi, anche grazie al miglioramento dell’accesso ai finanziamenti. (mt)