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S&P non ci pensa due volte, taglia il rating sull’Irlanda

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Milano – Pronta, all’indomani della pubblicazione dell’esito sugli stress test effettuati sulle banche irlandesi, la reazione di S&P. L’agenzia di rating ha abbassato il giudizio sul debito sovrano del paese di un gradino, affermando tuttavia di aver cambiato l’outlook sul paese a “stabile”.

E questa è una notizia positiva, se si considera che il giudizio dell’Irlanda è stato rimosso dalla categoria Credit Watch, ovvero sotto osservazione, in cui era stato posto il 23 novembre del 2010.

Il rating è stato abbassato da “A-” a “BBB+”; di fatto, ora l’Irlanda ha la stessa valutazione conferita alla Thailandia e alle Bahamas. S&P aveva proceduto a un downgrade già a febbraio, riducendo la valutazione a lungo termine da “A” ad “A-“.

Nel motivare la propria decisione, l’agenzia ha parlato della possibilità che l’Irlanda sia costretta prima o poi a ristrutturare il proprio debito sovrano; questa eventualità potrebbe confermarsi anzi una pre-condizione per riuscire accedere ai finanziamenti del fondo European Stability Mechanism (ESM).

Detto questo, “l’outlook è ora stabile, e riflette la nostra opinione sulla credibilità degli stress test che sono stati condotti dalla Banca centrale dell’Irlanda, al fine di comprendere i bisogni di capitale del sistema finanziario irlandese”.

Continuando, “le stime sui costi netti che graveranno sullo stato irlandese per ricapitalizzare il sistema bancario, che dovrebbero attestarsi tra €18-€19 miliardi (pari rispettivamente all’11,5% e al 12% del Pil), rientrano nelle nostre previsioni, sebbene si trovino nella parte alta del range”.

S&P ha anche sottolineato che il forte declino che ha interessato l’economia irlandese è arrivato alla fine e che la strada della ripresa è stata giù avviata. “Riteniamo che l’economia irlandese abbia prospettive di crescita più forti di quelle del Portogallo e della Grecia, se prestiamo attenzione alla sua apertura, alla sua flessibilità e competitività”, ha detto Frank Gill, analista del mercato del credito di Standard & Poor’s.

ING ha commentato la decisione di S&P affermando che si è trattato di “una notizia eccellente” per i detentori di bond; il downgrade, ha spiegato, è stato infatti minore di quanto si temesse.