NEW YORK (WSI) – S&P ha emesso una raffica di giudizi negativi e downgrade su diverse banche europee.
Colpite dal downgrade: Credit Suisse, Barclays, Lloyds, Bank of Scotland, RBS, HSBC e Ulster Bank.
Messe sotto osservazione con outlook negativo (quindi con rischio di vedere il loro rating rivisto al ribasso): Raiffeisen Zentralbank, MBank, Unicredit, Commerzbank e Deutsche Bank.
In particolare:
Royal Bank of Scotland: rating tagliato da BBB+ a BBB-, outlook stabile.
Lloyds Banking Group: rating da A- a BBB, outlook positivo
Ulster Bank: rating da BBB+/negative messo sotto osservazione con implicazioni negative.
HSBC Holdings: rating da A+/negative ad A/stabile
Barclays: rating da A- a BBB, outlook stabile
Credit Suisse: da A-/negative a BBB+/stabile
Standard Chartered: da A/negative a A-/stabile
Riguardo alle banche che rischiano downgrade
Raiffeisen Zentralbank Oesterreich
Commerzbank da A-/negative a A-/watch negative
Nationwide Building Society da A/negative ad A/watch negative
Mbank: da BBB+/negative a BBB+/watch negative
Deutsche Bank: da A/negative a A/watch negative
Unicredit: da A-/negative a A-/watch negative
La motivazione che S&P ha dato riguardo ai downgrade – che hanno colpito sei banche europee – risiede nel fatto che, in caso di una nuova crisi, sarebbe meno probabile un intervento dei governi a loro favore.
Proprio lo scorso anno, l’Unione europea ha emanato una legge volta a impedire che siano i contribuenti a pagare in caso di crisi finanziarie. Di fatto, il blocco ha erogato – stando ai dati della Commissione europea – aiuti per la ricapitalizzazione di banche o comunque per altre misure di sostegno, per un valore di 661 miliardi di euro nel periodo compreso dal 2008 al 2013.
(Lna)