Roma – La società di rating Standard & Poor’s ha deciso di tagliare per la terza volta in tre anni il rating della Spagna, con il rallentamento della crescita economica che accresce il rischio default e i pericoli per il settore bancario, oltre a minare seriamente gli sforzi fatti dall’Europa per contenere la crisi del debito della regione.
Il giudizio è stato ridotto di un punto, ad AA-, il quarto migliore tra i rating investment grade (degni di fede). L’outlook rimane negativo. Il nuovo punteggio segue quello annunciato appena la scorsa settimana, il 7 ottobre, da un’altra agenzia, Fitch.
“Nonostante i buoni segnali sulla performance economica durante il 2011, notiamo un maggiore rischio sulle prospettive di crescita”, si legge nella nota di S&P. “Il profilo finanziario del sistema bancario spagnolo, a nostro avviso, continuerà ad indebolirsi”.
Secondo le stime del governo il paese non riuscirà a raggiungere il target di crescita atteso, dell’1,3%. Ad agosto la disoccupazione è cresciuta al record del 21,2% e l’industria manifatturiera ha registrato una forte contrazione. I dati preliminari dell’8 settembre mostrano inoltre che le regioni, responsabili per il sistema salute, educativo e dipendenti pubblici, sono in ritardo con gli obiettivi di deficit precedentemente annunciati.