NEW YORK (WSI) – Le indagini del Dipartimento di Giustizia Usa sui rating troppo generosi assegnati dall’agenzia di rating durante gli anni precedenti la crisi finanziaria si sono concluse con la scelta di promuovere un’azione civile contro S&P.
La decisione non e’ ancora stata formalizzata e le indiscrezioni sono del Wall Street Journal. Si tratterebbe del primo ricorso intentato dalle autorita’ federali statunitensi contro una grande agenzia di rating per irregolarita’ legate alla crisi dei mutui subprime.
Tutti in Italia bene o male storcevano il naso quando l’agenzia affibiava raccomandazioni negative sul debito degli stati d’Europa e delle sue banche, dal momento che proprio S&P e le sue due sorelle Moody’s e Fitch avevano commesso il “peccato capitale” di aver assegnato una tripla A all’istituto Lehman Brothers, anche fino al giorno del fallimento. O i loro giudizi non sono affidabili o c’era qualcosa sotto.
Forse ora, grazie al processo contro le agenzie di rating Usa, potremo sapere la verita’. E scoprire magari che il giudizio degli anni precedenti la crisi non fu dovuto a colpa, negligenza, superficialita’, ma a dolo perseguito per scopi illeciti che hanno comportato o per lo meno aggravato gli esiti di un crack del sistema finanziario che era prevedibile sotto molti aspetti.