NEW YORK (WSI) – L’Unione europea finisce nel mirino degli analisti dell’agenzia di rating internazionale S&P, che ieri ha abbassato l’outlook da negativo a stabile, mantenendo il giudizio ad ‘AA+’. Ciò significa che il rating di Bruxelles rischia di essere tagliato.
L’agenzia di rating ha spiegato la decisione con l’aspettativa che “la Ue fornirà garanzie su eventuali perdite legate ai finanziamenti del piano Juncker”, quello che stando agli auspici del presidente della Commissione Ue dovrebbe mobilitare investimenti per 315 miliardi di euro in tre anni anche se i soldi sul piatto ammontano a soli 21 miliardi.
Pesa anche “l’uso continuato del bilancio per finanziamenti agli Stati membri (inclusa la Grecia di recente)”. Sotto osservazione è finito in particolare il prestito ponte da 7,2 miliardi di euro versato ad Atene dal fondo di stabilità finanziaria Efsm.
L’agenzia ha citato come motivazione anche il ripetuto utilizzo dell’Ue del proprio bilancio per attingere ai fondi al fine di finanziarie i suoi stati membri (la Grecia è il caso più recente).
La valutazione ovviamente sarebbe rivista al ribasso se uno qualsiasi dei membri del blocco decidesse di lasciarlo. Il riferimento è al referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea annunciato dal premier inglese David Cameron.
(mt)