(Teleborsa) – A beneficiare delle variazioni introdotte saranno anche ben 29 paesi dell’Africa sub-sahariana, nei quali in precedenza non era possibile assicurare alcuna operazione: si è passati ad un atteggiamento di apertura condizionata in 20 paesi sub-sahariani (Benin, Burkina Faso, Camerun, Repubblica del Congo, Eritrea, Gibuti, Guinea Equatoriale, Kenia, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mali, Mozambico, Nigeria, Senegal, Tanzania, Uganda, Zambia) e di assicurabilità delle singole operazioni con un approccio “caso per caso” in altri 9 paesi (Burundi, Repubblica Centrafricana, Comore, Gambia, Liberia, Niger, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Sierra Leone). La decisione rafforza il Programma Africa, avviato da SACE per facilitare la penetrazione delle imprese italiane nei mercati sub-sahariani. Per effetto del peggioramento del rischio paese, sono state introdotte Per effetto del peggioramento del rischio paese, sono state introdotte misure restrittive per lo Yemen (chiusura). Le variazioni decise dal FMI hanno invece implicato per SACE l’introduzione di limiti all’indebitamento sovrano in Romania, Bosnia Erzegovina e Serbia. Non sono state invece modificate le condizioni assicurative, nonostante l’aggravamento del rischio paese, per importanti partner commerciali delle imprese italiane quali Russia, Kazakhstan, Bielorussia, Lettonia, Pakistan, Venezuela e Ucraina. L’evoluzione della crisi finanziaria e del contesto politico di tali paesi sarà tuttavia oggetto di uno stretto monitoraggio da parte di SACE.
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