ROMA (WSI) – Aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro e nuove linee di credito per 3,2 miliardi. Queste le decisioni per il futuro di Saipem secondo quanto rivelato dall’amministratore delegato, Stefano Cao, in audizione alla Camera.
La priorità per la società operante nelle prestazioni di servizi per il settore petrolifero è ora quella di rifocalizzare il portafoglio di business e dare slancio al piano industriale approvato dal consiglio di amministrazione lo scorso 27 ottobre.
“Il piano è assolutamente basato sul rilancio dell’azienda e delle competenze dei propri uomini ed è focalizzato sul rilancio delle tre attività core naturalmente deve migliorare lo scenario del prezzo del petrolio“.
In questo scenario si colloca anche l’acquisto da parte della Cassa depositi e prestiti tramite il Fondo strategico italiano di una partecipazione del 12,5% di Saipem da Eni. Prossimo intervento anche sulla struttura dei debiti. Le crisi sono ormai alle spalle e dal 2017, secondo l’a.d. Cao, ci sarà un netto miglioramento anche se si ipotizza uno scenario immutato con il prezzo del petrolio a 50 dollari al barile.
“Queste crisi ci sono già state e l’attuale scenario di mercato è molto sfidante, la pressione sul prezzo del petrolio sta portando le compagnie petrolifere a rinviare o annullare gli investimenti in esplorazioni, restringendo il mercato. Saipem è un’eccellenza italiana nel mondo, con un forte orientamento a eseguire progetti complessi in aree difficili del mondo con contratti chiavi in mano”.
E su chi paventa un possibile trasferimento della società all’estero, rassicura Cao.
“Le fondamenta della società sono nate e si sono sviluppate in Italia e dagli anni ’50 abbiamo un ruolo fondamentale nell’economia italiana: lavoriamo in 60 Paesi nel mondo, con 29 centri di ingegneria ed esecuzione dei progetti e 11 cantieri di fabbricazione (…) Il cuore e il cervello di Saipem rimangono in Italia”.
Intanto a Piazza Affari il titolo Saipem sale dell’1,57% a 8,085 euro.