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Saipem, titolo -10,84% dopo stop Putin a South Stream

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ROMA (WSI) – Uno schiaffo all’Italia e all’Europa intera. La Russia ha bloccato il progetto di gasdotto South Stream, concepito per trasportare il gas in Europa meridionale. Immediate ripercussioni sui titoli interessati, con Saipem che non ha fatto prezzo nei primi minuti di contrattazioni a Piazza Affari, per poi crollare -10,24% in chiusura, attestandosi in area 10 euro.

L’annuncio è arrivato dallo stesso presidente russo Vladimir Putin, che ha citato come motivazione principale la decisione bulgara di fermare il piano per non entrare in conflitto con Bruxelles.

“Tenendo conto del fatto che finora noi non abbiamo ricevuto autorizzazioni dalla Bulgaria, noi crediamo che nelle condizioni attuali la Russia non possa continuare con la realizzazione del progetto”, ha detto Putin, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara.

Saipem ed Eni direttamente coinvolte, dal momento che il progetto vedeva l’Italia protagonista: Eni è infatti il primo partner di Gazprom nella costruzione del gasdotto.

Ma di fatto il progetto South Stream “è chiuso” per Gazprom, come ha confermato lo stesso numero uno del colosso russo, Alexey Miller. Ora Gazprom ha in mente un nuovo gasdotto in Turchia, con una capacità annua di 63 miliardi di metri cubi, di cui 14 miliardi in sostituzione del transito attraverso l’Ucraina.

Il governo Renzi non ha nascosto la sua delusione. Il vice ministro allo Sviluppo Economico Claudio de Vincenti ha dichiarato che il progetto del gasdotto Tap era da sempre e così sarà in futuro una “priorità massima” per l’Italia.
(Lna-DaC)