ROMA (WSI) – Grandi novità nel mondo del lavoro italiano: da luglio entrerà in vigore la busta paga tracciabile. Cosa significa? In pratica che lo stipendio non potrà più essere pagato in contanti e il datore di lavoro potrà versare lo stipendio solo attraverso strumenti di pagamento tracciabili.
Bonifico, ricarica di una carta di credito, assegno bancario o postale, sono questi gli strumenti tracciabili che dovrà utilizzare da luglio in poi il datore di lavoro ponendo così fine ad una pratica molto diffusa ossia quella di falsare la busta paga, indicando un importo e in realtà pagando di meno al lavoratore. In base ai dati elaborati dal Censis-Confcooperative i lavoratori che subiscono questo abuso sono oltre tre milioni.
Il divieto di pagare lo stipendio in contanti – contenuto in una norma della legge di Bilancio che ricalca una legge proposta da Titti di Salvo già anni fa – riguarda tutti i dipendenti, a prescindere dal tipo di lavoro prestato e dal tipo di contratto. Nella platea dei lavoratori interessati quindi rientrano i lavoratori assunti a tempo indeterminato ma anche determinato, parasubordinati, soci di cooperative ecc..
Per i dipendenti pubblici resta il divieto di pagamento in contanti dello stipendio oltre i mille euro, limite già imposto dal governo Monti. Manca però allo stato attuale la convenzione, che doveva esser scritta entro la fine di marzo, tra governo, banche, Confindustria e sindacati per pubblicizzare la normativa quindi in realtà la norma se non si attiveranno le parti interessate rischia di essere lettera morta, a discapito ancora una volta dei lavoratori.