Economia

Saldi al via in ordine sparso, previsioni nere per le vendite

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Entra nel vivo la stagione dei saldi invernali. Dopo la partenza in sordina, lo scorso 2 gennaio, di Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, ieri c’è stato il primo test effettivo per le vendite di fine stagione.

Ieri gli sconti hanno preso il via in Abruzzo e Calabria, oggi 5 gennaio toccherà Sardegna, mentre giovedì 7 sarà la volta di Lombardia, Piemonte, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia mentre sabato 9 toccherà all’Umbria e il 12 al Lazio. Ancora in bilico la Campania che potrebbe subire un rinvio all’11 o 12 gennaio.

Il 16 sarà la volta di Marche e della provincia autonoma di Bolzano (con l’esclusione di alcune zone del distretto della Val Venosta, dove si partirà il 13 febbraio), mentre per la Liguria bisognerà aspettare il 29 gennaio ed il 30 per Emilia-Romagna, Toscana e Veneto, ultime regioni a partire.

Saldi, rischio flop

Restrizioni dovute all’emergenza pandemica, ma in buona parte per le difficoltà economiche delle famiglie: sono numerose le ombre che si allungano sulla nuova stagione di saldi.

Per Confesercenti solo un italiano su due si dice interessato a fare acquisti, ma “la spesa è un’incognita”. Solo il 10% degli intervistati ha dichiarato di aver già stabilito un budget per gli acquisti ai saldi: in media di 165 euro a persona, in linea con lo scorso anno.

Meno ottimiste le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori secondo cui appena il 24% delle famiglie effettuerà un acquisto nel periodo dei saldi; il calo delle vendite rispetto allo scorso anno sarà del 18% e la spesa media ammonterà a 147,50 euro per ogni famiglia.

“A causa delle restrizioni che hanno tenuto e terranno chiusi i negozi nei prossimi giorni, ma soprattutto a causa delle difficoltà economiche che molte famiglie stanno vivendo, potremo ricordare questa stagione dei saldi come una delle peggiori della storia“.

Il Codacons prevede una contrazione media delle vendite del 20% rispetto allo scorso anno, e punte del 50% in alcune città del sud Italia.

“Ad incidere sull’andamento dei saldi non sarà solo il Covid, che ha impoverito le famiglie”, ma anche gli acquisti “a prezzi scontati tutto l’anno attraverso il web” spiega l’organizzazione che chiede al Governo di “abrogare la normativa sui saldi di fine stagione, liberalizzando il settore almeno per tutta la durata dell’emergenza sanitaria”.