Se il buongiorno si vede dal mattino, allora per i saldi estivi 2023 la stagione si preannuncia pessima. I negozianti milanesi sono infatti preoccupati dopo i dati sull’andamento delle vendite del primo giorno: -70% rispetto al primo giorno del 2022. A renderli noti ieri è stata Confcommercio Milano.
Il crollo delle vendite durante la prima giornata di saldi
“-70% rispetto al primo giorno del 2022, -40% rispetto al primo giovedì. Non hanno lavorato neanche i centri commerciali. Sinceramente io il primo giorno mi aspettavo un +10% ma ho commercianti che mi telefonano disperati”, lamenta Gabriel Meghnagi, presidente via associative di Confcommercio Milano. Il risultato è stato “un danno pazzesco al commercio ma anche all’erario che non prende l’Iva”.
I motivi dietro al flop del saldi estivi
Diversi i motivi dietro alle vendite colate a picco. In primo luogo, ricordiamo il maltempo di giovedì mattina, con piogge intense e grandine che sicuramente hanno scoraggiato turisti e amanti dello shopping dalle uscite a caccia di occasioni.
Poi ricordiamo che solitamente i saldi iniziano di sabato (nel 2022 partirono sabato 2 luglio), che è una giornata che consente anche alle persone che lavorano a tempo pieno di recarsi nei negozi. Per fare shopping in giorni lavorativi come il giovedì occorreva essere turisti o pensionati, lavorare part-time o in smart working (in calo anche nel nostro paese), oppure prendersi un giorno di ferie e qualche ora di permesso o sacrificare la pausa pranzo in nome dello shopping.
Sicuramente sta giocando un ruolo anche l’inflazione, che sta erodendo il potere d’acquisto dei consumatori.
Infine, “C’è stato uno slittamento della partenza troppo in là. I grossi gruppi avevano già iniziato le promozioni, parte dei turisti se ne sono andati“, dice Meghnagi. A suo avviso “il prossimo anno bisogna pensare ad anticipare i saldi all’ultima settimana di giugno“.