In occasione della nona edizione del Salone del Risparmio organizzato da Assogestioni, come ogni anno Wall Street Italia ha intervistato i protagonisti del mondo del risparmio gestito e della consulenza finanziaria italiana. Il Salone del Risparmio si svolge presso MiCo – Milano Congressi, il centro congressi più grande d’Europa.
Adriano Nelli, executive vice president di PIMCO, ha spiegato il motivo per cui il gestore attivo opera in una condizione di vantaggio rispetto al gestore passivo. Il mercato dei Bond “è molto grande e molto complesso” e risente della presenza di attori, come i fondi pensione, “che non necessariamente operano per massimizzare un profitto”. Il gestore attivo si trova dall’altra parte della medaglia e può trarre vantaggio dalla sua posizione “aggiungendo extra rendimento“. Detto questo, il nostro ruolo “non è antagonista a quello della gestione passiva”, sono le due facce di una medesima medaglia.
Il meccanismo con cui il gestore attivo va a ponderare l’esposizione ai singoli titoli non deriva da una regola, come avviene nella gestione passiva, che tende a prestare più soldi alle aziende che hanno un debito più grande sul mercato. “Non necessariamente è un comportamento utile se visto dagli occhi di un gestore attivo”, commenta Nelli precisando che “ci sono molte possibilità per generare extra valore”.
C’è poi un altro aspetto importante, secondo Nelli: “il mercato obbligazionario si rinnova in maniera molto più continua e veloce rispetto al mercato azionario”. Questo avviene grazie al ruolo cruciale che gioca il mercato primario: “il tasso di rinnovamento dei titoli in circolazione è molto importante in rapporto al debito in circolazione. I gestori passivi possono invece comprare debito solo quando è già in circolazione”.