La polemica sui vaccini continua senza sosta anche oltre Oceano e il caso che arriva dal Texas, negli Usa, promette di far discutere pure in Italia.
Un’infermiera del Texas Children’s Hospital di Houston è stata licenziata in tronco dopo aver pubblicato su Facebook un messaggio sulle condizioni di un paziente. Il post è stato inserito in un gruppo chiamato ‘Proud Parents of Unvaccinated Children – Texas’ (genitori orgogliosi di bambini non vaccinati) e riguarda la storia di un bimbo ricoverato per aver contratto una forma pesante di morbillo.
“Questa settimana ho visto il morbillo per la prima volta nella mia carriera, come la maggior parte dei miei colleghi e dei medici dell’emergenza. È stato terribile. Il bambino stava molto male, abbastanza da essere ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Non lo potevi toccare senza che gemesse per il dolore”.
L’infermiera no vax, raccontando la situazione critica in cui versava il piccolo, ha poi spiegato che avrebbe voluto esporre anche il figlio al virus, prelevando con un tampone un campione di saliva del malato. Poi però ha ammesso che, nonostante la gravità della malattia a cui lei stessa ha assistito, non cambierà idea sui vaccini.
“Non lo farò mai, ma volevo condividere la mia esperienza”.
Da qui l’ospedale, informato dei fatti, ha poi provveduto a sospendere l’infermiera, avviando in seguito un’indagine interna.
“Siamo stati informati che una delle nostre infermiere ha pubblicato sui social media informazioni sanitarie protette su un paziente. Noi prendiamo molto sul serio queste questioni, perché la privacy e il benessere dei nostri pazienti sono sempre una priorità assoluta. Dopo un’indagine interna, questa persona non è più nella nostra organizzazione”.