Dopo il fallimento delle trattative con BlackRock, spuntano altre opzioni sul tavolo dei commissari per il salvataggio della banca ligure Carige. Secondo indiscrezioni riportate oggi da La Stampa:
“Si parla di tre soggetti, altri tre fondi stranieri che sarebbero in regime di due diligence con la banca. Con questi interlocutori ci sarebbe già stata una condivisione dei numeri del piano di ristrutturazione preparato dai commissari: lo sviluppo della trattativa con Blackrock aveva in qualche modo sterilizzato queste possibili alternative, ma la rinuncia del fondo americano offre ai commissari la chance di rimetterle in gioco”.
Ma non solo. Secondo il quotidiano torinese,
“La riapertura della partita induce i più ottimisti a considerare un ulteriore scenario prima dell’intervento dello Stato, cioè la speranza di riaccendere l’interesse alle nozze di qualche gruppo bancario italiano“.
A conferma che qualcosa bolle in pentola, ieri nella lettera che i commissari straordinari di Carige hanno inviato ai dipendenti, si legge:
“siamo al lavoro, e non siamo da soli, per esplorare tutte le possibilità di dare vita comunque a una soluzione privata, di mercato, all’altezza del potenziale della nostra banca. I prossimi giorni saranno importanti per valorizzare il lavoro fatto fin qui e culminato nell’accordo con lo Schema volontario del Fitd” e aggiungono che “resta comunque ferma, a tutela della stabilità dell’istituto, anche la possibilità di avviare l’iter per la richiesta della ricapitalizzazione precauzionale al ministero dell’Economia”.
Sulla soluzione di mercato, dopo il ritiro del fondo Blackrock, confida il Ministro dell’Economia Giovanni Tria. Per il titolare del dicastero, i commissari sono all’opera, anche se il tempo non è molto. “In ogni caso il lavoro fatto per Blackrock potrà essere utile per una nuova soluzione visto che ci sono le convenienze per un possibile acquirente”.