Nessun dietrofront del governo sulla manovra. Anche se lo spread dovesse salire a 400, come previsto da alcuni analisti. Lo ha confermato questa mattina il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini a Radio Anch’io:
“No, non torniamo indietro, questa è una manovra che vuol far ripartire il lavoro e aiutare la crescita, che può salire dell’1,5%, 2%, 2,5%“ ha spiegato il vicepremier.
Entrando nel dettaglio delle misure principali, Salvini ha spiegato:
“Sono 16 miliardi per le due misure principali. Per la Fornero si varia da 7 a 8 nel 2019, a seconda di quanti sceglieranno di andare in pensione, e per il reddito si va da 8 a 9. Se per la Fornero ce ne sono 7 al reddito ne vanno 9, se alla Fornero ne servono 8 al reddito ne vanno 8. E’ matematica”.
Salvini ha poi confermato l’aumento delle pensioni di invalidità, due miliardi per la flat tax e “un premio per le famiglie numerose, un contributo per la natalità”.
E sullo scontro con Bruxelles ha spiegato:
“Preferisco essere promosso, che bocciato”. Ma subito aggiunge sullo scontro con l’Ue: “Moscovici e Juncker passano la giornata a insultare l’Italia. Il governo ha un consenso del 60%. Quindi il 60% degli italiani sono xenofobi?”.